Giovanni Tranchida Editore
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
La casa editrice Giovanni Tranchida Editore viene fondata nel [[1983]. Fin dalla fondazione si dedica al recupero di classici che, per motivi diversi, erano stati censurati o non conosciuti dalla critica. Nel presente da spazio ad alcune delle voci che sanno esprimere il meglio della letteratura contemporanea.
Uno dei compiti che la casa editrice si propone è quello di far conoscere e divulgare le opere di autori apparentemente lontani dal modo e dal pensiero effimero dominante nella nostra cultura, che portino l’eco più autentica di civiltà sconosciute e di un modo ricco di fare letteratura.
Da alcuni anni Giovanni Tranchida si occupa anche di Forrester, la Scuola di scrittura creativa della Casa Editrice, un vero e proprio corso di formazione per scrittori che si propone, come da manifesto, di creare "una generazione di scrittori capaci di portare una ventata di aria nuova nel panorama letterario italiano".
[modifica] Panoramica degli Autori Tranchida
Yashar Kemal (indiscusso sciamano della letteratura turca, grande maestro di tutto il Novecento e più volte candidato al premio Nobel) è, tra gli autori della Casa Editrice, la punta di diamante. Il secondo muro portante della linea editoriale è uno scrittore scozzese, William McIlvanney. Un altro grande autore, capace di restituire interamente l’afflato di un popolo e della sua terra, è George Mackay Brown.
Altri nomi: Henry Lawson, che narra un’Australia in cui ogni cosa assume una valenza metaforica, Ibrahim Souss, che sa penetrare con rara obiettività la storia controversa che unisce e contrappone palestinesi e israeliani, Tashi Dawa, che ci racconta un Tibet inedito e penetrante, ma anche Lafcadio Hearn dal Giappone, Jurij Rytcheu dalla incontaminata Siberia, Arthur Machen con il suo Galles misterioso. O, ancora, Maurice Walsh, che sa fondere la lotta per l’indipendenza e la ruvidezza autentica degli irlandesi, Brian Hutton, Seumas O’Kelly e George Moore.
Tra gli altri autori del catalogo troviamo anche Shahrnush Parsipur, scrittrice iraniana le cui opere sono state messe al bando, Joan Barfoot, straordinaria scrittrice canadese, Susan Samanci, delicata scrittrice kurda, Howard Buten, che sa narrare le urla soffocate dei bisogni più elementari che anche i bambini hanno; Robert Kelly, che dà prova di grandezza non comune, il colombiano Rogelio Iriarte, scrittore di genere noir, Joseba Sarrionandia, scrittore perennemente in fuga, Edorta Jimenez, Rafael Arozarena, Gail Jones, Rajiva Wijesinha.
Per quanto riguarda i classici, un breve cenno va a racconti o romanzi brevi (peraltro mai tradotti in Italia), di autori quali Emile Zola, Jean-Jacques Rousseau, Gustave Flaubert, Johann Wolfgang Goethe, Marcel Proust, Joris-Karl Huysmans, Henry James, Arthur Conan Doyle, Novalis, Nikolaj Karamzin, Valerij Brjusov, John Milton, William Morris, Vladimir Odoevskij, Ivan Sergeevic Turgenev, Anatole France, Oskar Panizza.
Spicca tra tutti il nome di John Milton, il cui Paradiso perduto è proposto nell’unica edizione integrale, quella del grande Andrea Maffei.
Ancora due donne attirano la nostra attenzione: Marie von Ebner-Eschenbach, considerata da Claudio Magris “la più grande narratrice di lingua tedesca”, e Mary Elisabeth Braddon, una delle scrittrici più popolari dell’Ottocento inglese.
Tra gli italiani ricordiamo Luciano Patetta, Giuseppe Ciarallo, Davide Pinardi e Cataldo Russo.
La saggistica comprende campi quali la psicologia, la filosofia, l’architettura, la critica letteraria, la storia contemporanea; è bene sottolineare che spesso si possono trovare testi che per il loro contenuto hanno una polivalenza che li colloca in una posizione di transito tra le diverse discipline.
La psicoanalisi-psicologia prende le mosse soprattutto dal filone junghiano, per poi svilupparsi liberamente evolvendo in studi sulle relazioni tra individui, o applicati a simboli storico-religiosi divenuti quasi archetipo di significati postumi. A questo proposito, ci riferiamo a "Psicologia del Graal" di Emma Jung e Marie-Louise von Franz, uno straordinario saggio in cui la celebre leggenda del calice che avrebbe raccolto il sangue di Cristo viene riletta e reinterpretata, adducendo analisi sui contenuti psichici retrostanti e sulla più generale tendenza connaturata all’uomo, di ricerca della Verità suprema.
La critica socio-letteraria conosce soddisfacenti risultati con L’invenzione del best seller di Alessandra Contenti”, impietoso smascheramento dei meccanismi editoriali concepiti dalle holding che muovono la scena libraria, soprattutto quella dei cosiddetti best seller o sedicenti tali. Un testo fondamentale è Storia della paternità di Jacques Dupuis.
Filosofia, architettura e a volte anche psicoanalisi sono elementi congiunti nei testi di Carlo Sini, titolare della cattedra di Filosofia Teoretica all’Università Statale di Milano. Segnaliamo, in particolare, L’incanto del ritmo, una lezione di indubitabile cesello intellettuale.
In particolare segnaliamo le Lezioni su Cartesio di Alexandre Koyré, mentre sul tema più specificamente architettonico-urbanistico, ragionano Giancarlo Consonni (Addomesticare la città) e Leonardo Previ (Il senso dell'architettura). Due studi importanti sono quelli di Corrado Levi (Trattatino di architettura) e di Alessandro Mendini (La poltrona di Proust).
Alcuni argomenti di storia contemporanea sono spesso oggetto di dibattito: con Storia di E.T.A. si è attraversato un campo minato per arrivare dritto all’obiettività della ragione. I risvolti politici e bellicosi del movimento di liberazione sono inquadrati nella più generale prospettiva della storia del popolo basco, la cui cultura antichissima si fonda sulla coscienza forte della propria identità.
La risultante delle linee editoriali fin qui individuate è un tetto di oltre 350 titoli.
[modifica] Categorie esterne
- Sito Ufficiale Internet [1]