La città delle bestie
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La città delle bestie | |
Titolo originale | La ciudad de las bestias |
Autore: | Isabel Allende |
Anno (1a pubblicazione) : | 2002 |
Genere: | Romanzo |
Sottogenere: | |
EDIZIONE RECENSITA | |
Anno: | |
Editore: | Feltrinelli |
Traduzione: | Elena Liverani |
Collana: | Universale Economica |
Pagine: | 248 |
ISBN | |
Progetto Letteratura |
La città delle bestie è un libro di Isabel Allende edito da Feltrinelli.
Indice |
[modifica] Ambientazione
[modifica] Periodo storico
La storia si svolge ai nostri tempi, anche se il libro non specifica l'anno esatto, e dura all'incirca tre mesi.
[modifica] Contesto geografico
L'inizio della storia si svolge nella tranquilla periferia di una città della California, negli Stati Uniti, situata accanto alla costa, per passare poi in una New York caotica, rumorosa, gelida, trafficata e pericolosa, soprattutto per Alex, che a parte il viaggio in Italia (terra d’origine di sua madre), e le frequenti scalate, non si era mai mosso dalla sua città.
Dopodiché si passa a Manaus, Brasile, situata alla confluenza tra il Rio delle Amazzoni e il Rio Negro, è una città grande e moderna, con alti edifici e un traffico snervante. Il Brasile è molto grande.
Il villaggio era nel bel mezzo del territorio indigeno. Ma la vera storia è nella foresta Amazzonica: interminabili distese di foreste, tutte del medesimo verde intenso, attraversata da fiumi che si snodavano come serpenti luminosi, il più incredibile di tutti di color caffellatte. “Diverse volte al giorno cadeva una pioggia breve e torrenziale; e Alex dovette abituarsi all’umidità costante e al fatto che gli abiti non erano mai del tutto asciutti. Al tramonto, nugoli di zanzare li attaccavano”, ma a parte questo si trovano in un luogo bellissimo: la vegetazione della riva, folta e aggrovigliata, aveva lasciato spazio a un bosco maestoso. I tronchi degli alberi, alti e dritti, sembravano le colonne di una magnifica cattedrale verde. Orchidee e altri fiori spiccavano in mezzo ai rami e il suolo era coperto da brillanti felci. Dalla mattina alla notte fonda si udiva il canto dei pappagalli e dei tucani e poi iniziava il baccano di rospi e scimmie.
[modifica] Trama
Alex è un ragazzino di 15 anni. All'improvviso la madre di Alex si ammala gravemente e la famiglia deve riorganizzarsi: Nicole e Andrea vengono mandate da una zia e Alex viene affidato alla nonna Kate, una famosa giornalista dell'International Geographic sempre in giro per il mondo. Kate è in partenza per l’Amazzonia alla ricerca di una creatura eccezionale avvistata nella foresta: una terrificante Bestia dalle dimensioni mostruose e dai micidiali poteri, in grado di paralizzare tutti con il suo odore. I componenti della spedizione sono tutti personaggi fuori dal comune: c’è il severo professor Leblanc, l’affascinante dottoressa Torres, il taciturno fotografo inglese Timothy Bruce e il suo assistente messicano Gonzàlez. C’è César, la guida brasiliana, e sua figlia Nadia di 13 anni, cinque soldati, Karakawe, l’assistente del prof. Leblanc, e Matuwe, la guida assunta da César per fare da interprete con le tribù.
In tutto la comitiva è composta da tredici adulti e due ragazzi. La madre di Nadia è inglese ma lei è nata nella foresta all'interno della quale sa muoversi con destrezza e capacità. Alex e Nadia avranno l'occasione durante il loro viaggio di incontrare spiriti e sciamani, di scoprire che alcuni membri della spedizione vogliono sterminare gli Indios, di incontrare il Popolo della Nebbia, di "diventare" lui Giaguaro, lei Aquila. Alla fine del loro viaggio riusciranno a scoprire il segreto della Bestia e a salvare gli indigeni.
Presto Alex e Nadia, diventati amici inseparabili, sono costretti a porsi interrogativi sempre più inquietanti: chi vuole sterminare gli Indios? Qual è il mistero dell’acqua della vita e delle uova di cristallo? Chi è davvero la Bestia? Uccide per crudeltà o sta tentando di difendere qualcuno? E dove vive il popolo della nebbia? La ricerca delle risposte porterà Alex e Nadia ad affrontare paure e prove durissime: riusciranno a superarle?
[modifica] Analisi dei personaggi
[modifica] Principali:
- Alexander Cold: Alex ha 15 anni, è un ragazzo tranquillo, è piuttosto bravo a scuola e se la cava anche negli sport, ha un buon carattere e non si è mai cacciato in grossi guai, ama suonare il flauto, scalare le montagne e soprattutto ama Cecilia Burns. Insomma, un ragazzo normale, che sogna di diventare un musicista famoso, come suo nonno, Joseph Cold, di sposarsi, di avere due figli, e di vivere con loro vicino alle montagne. È un ragazzo imberbe, uno dei più bassi della sua classe, col viso magro, gli occhiali rotondi, i capelli scuri, e una bella pelle. All’inizio del viaggio patirà la fame, visto che è molto schizzinoso. Alexander in greco significa difensore degli uomini, questo nome glielo dà Kate. Il suo animale totemico è il giaguaro.
- Nadia Santos: Nadia ha 13 anni, ha i capelli crespi e arruffati,schiariti al sole e occhi e pelle del color del miele. Ha diversi fili colorati intorno ai polsi,un fiore giallo dietro un orecchio e una lunga penna verde che attraversa il lobo dell’altro. Ha una piccola scimmietta nera sulle spalle,chiamata Borobà,che non si separa mai da lei.Purtroppo sua madre è in Canada "perché è malata nell’anima" perciò lei vive da sola con suo padre César, ma è comunque molto allegra; conosce molto bene le insidie della foresta e anche i trucchi per cavarsela, capisce gli indios, parla in una strana lingua con lo sciamano Walimai e sa comunicare con gli animali. Purtroppo soffre di vertigini e questo le creerà non pochi problemi. Il suo animale totemico è l’aquila......
[modifica] Secondari:
- Kate Cold: “usa la bocca e arriverai a Roma” è uno dei motti di Kate. Kate è un membro dell’International Geographic, ha 64 anni, è una giornalista di poche parole, magra e muscolosa, con due occhi azzurri penetranti come pugnali, e capelli grigi, che lei stessa si taglia a sforbiciate, sparati in tutte le direzioni, come se non avessero mai visto un pettine. È fiera dei suoi denti, grandi e forti,capaci di rompere noci e stappare bottiglie,ed è anche orgogliosa di non essersi mai rotta un osso,di non aver mai dovuto far ricorso a un medico,e di essere sopravvissuta ad attacchi di malaria e persino a punture di scorpione. Beve vodka liscia e fuma tabacco nero in una pipa da marinaio,”é una donna senza mezze misure”, e le uniche volte che presta attenzione ad Alex è quando suona il suo flauto (appartenuto al marito,Joseph Cold), infatti si mostra sempre fredda con lui, negandoli ogni tipo di affetto, anche se in realtà li vuole molto bene e siccome Alex ne è consapevole, non se la prende, anche perché non ci tiene granché alle sue coccole. ” Buona notte Kate,mormorò Alex. Bah! grugnì la nonna.Attese che si fosse addormentato e lo coprì con un paio di coperte.”
- César Santos: ”...li attendeva un uomo alto, con un profilo adunco da uccello, tratti virili ed espressione giovanile, la pelle temprata dalla vita all’aperto e una chioma scura legata in una coda.” César è brasiliano ed è il padre di Nadia, è la guida dell’International Geographic, e ha un piccolo aereo che però è vecchio e fracassato per cui è sempre rotto. Ironico, simpatico e intelligente, è innamorato della dottoressa Torres, ed è un amico di Karakawe.
- Dot.ssa Omayra Torres: ”Era una bella mulatta sui trentacinque anni,con i capelli neri,la pelle d’ambra e occhi verdi a mandorla.Si muoveva con grazia,come se ballasse seguendo un ritmo segreto.” La dottoressa Torres però non fa parte dell’International Geographic, essa infatti aveva passato anni a vacinare gli indios contro tutte le malattie che gli stanieri avevano portato,e aveva deciso di unirsi al gruppo non appena saputo che così facendo avrebbe finalmente potuto vacinare contro il morbillo il popolo della nebbia.In realtà,invece di vacinarli gli iniettava“una dose mortale del virus del morbillo”, sterminandoli così in pochi giorni, per amore di Carìas, il suo amante segreto.
- Walimai: Walimai é un indio incredibilmente vecchio, e,nonostante il portamento eretto e l’agilità nei movimenti,pareva avesse vissuto secoli.Indossa un corto grembiule di fibra vegetale e una dozzina di collane di conchiglie,semi e denti di cinghiale che gli coprono il petto. La sua pelle,rugosa come quella di un elefante millenario,cade in pieghe grinzose sul corpo magro.Porta sempre con sé una piccola lancia,un bastone al quale sono appesi numerosi sacchetti di pelle e un cilindro di quarzo che tintinna come un sonaglio per neonati.é sempre accompagnato dalla sua sposa-angelo(lo spirito di sua moglie), non appare mai davanti agli stranieri e solo in caso di emergenze si reca nei villaggi.é saggio silenzioso e impassibile, ma è l’unico ad avere contatti con le bestie e col popolo della nebbia. É uno sciamano.
- Mauro Carìas: Carìas è un uomo simpatico,bello,abbronzato,con mani curate e denti bianchissimi,sempre vestito con eleganti vestiti sportivi.Parla con una voce melodiosa guardando sempre dritto negli occhi, quasi a dimostrare la propria sincerità a ogni frase. Sotto l’aspetto esteriore però Carìas è un uomo crudele e spietato che pur di appropriarsi delle terre degli Indios stringe un patto con il capitano Ariosto e la dottoressa Torres per sterminarli in massa, ma facendo sapere al mondo (grazie all’International Geographic) che avevano fatto di tutto per salvarli.”...a sua volta l’imprenditore aveva buone relazioni con le più alte sfere del governo,apparteneva alla classe dominante,era pieno di soldi,e nessuno gli chiedeva conto di nulla,aveva i contatti giusti,un certo fiuto per gli affari,e sapeva comandare e farsi rispettare;se una cosa non la otteneva con le buone,se la prendeva con le cattive.” Alla fine un indio,il capo dei guerrieri del popolo della nebbia, Tamaha, gli spaccherà la testa e lui sarà costretto a vivere da vegetale su una sedia a rotelle.
- Ludovic Lublanc: è un famoso antropologo ingaggiato dall’International Geographic di una cinquantina d’anni, basso, magro, nervoso, con una perenne espressione di disprezzo o di crudeltà sulle labbra e degli occhi incavati da topo. Si veste come i cacciatori di belve che si vedono nei film,armi alla cintola comprese,è orgoglioso,arrogante,ipocrita,piuttosto pauroso(anche se non lo ammetterebbe mai),e parla sempre di sé in terza persona.”...si rende conto di che perdita sarebbe per il mondo delle scienze se succedesse qualche cosa a Ludovic Leblanc?”
- Timothy Bruce: membro della spedizione dell ‘ International Geographic,è un giovane fotografo inglese dalla lunga faccia equina e denti ingialliti dalla nicotina. ”Mi dia i rullini!...per il fotografo era come rinunciare alla propria vita. Aveva l’ossessione dei negativi,non si era mai separato nemmeno da uno solo di essi e li conservava tutti accuratamente classificati nel suo studio di Londra” ”...e a Timothy Bruce,che non riusciva a consolarsi per quello che era successo al collega.Timothy e Joel avevano lavorato insieme per lunghi anni e si volevano bene come fratelli.”
- Joel Gonzàlez: è l’assistente messicano di Timothy, nonché suo grande amico,ma all’incontrario di quest’ultimo abbandonerà la spedizione prima dell’incontro con gli indios e la bestia,e dopo l’uccisione del primo soldato,infatti qualche giorno dopo, mentre faceva il bagno a pochi metri dalla riva,un’anaconda di quasi 6 metri,per poco lo uccide,per questo,dopo le prime cure della dottoressa Torres,verrà rimandato a Santa Marìa de la Lluvia insieme a un soldato e a Matuwe.
- Karakawe: è un indio, che viene assunto dal Prof.Leblanc come assistente,ha un ruolo pressoché marginale in tutto il libro, ma alla fine si rivelerà molto importante: ”nello sconcerto generale, quell’uomo taciturno annunciò che era un funzionario del Dipartimento per la protezione degli indigeni e spiegò nei dettagli che la sua missione consisteva nell’indagare i motivi per cui le tribù amazzoniche morivano in massa,soprattutto quelle che vivevano non lontano dai giacimenti di oro e di diamanti.Da diverso tempo nutriva fondati sospetti su Carìas,la persona che aveva tratto i maggiori benefici dallo sfruttamento della regione”. Così dopo aver ordinato al Capitano Ariosto di requisire i vaccini, per farli così esaminare in laboratorio, quest’ultimo gli sparerà al petto e Karakawe morirà sul colpo.
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