Legio XIII Gemina
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Legio XIII Gemina | |
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![]() La posizione delle legioni romane nell'anno 80. La XIII Gemina si trovava a Poetovio (segno 12) |
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Periodo di attività |
57 a.C.-V secolo |
Tipo | legione romana |
Titoli onorifici |
Gemina, "gemella" (dal 31 a.C.) Pia Fidelis, "pia e fedele"[1] |
Simbolo | Leone |
Campi | Burnum, Illyricum (I secolo a.C.) Emona, Pannonia (I secolo d.C.) Augusta Vindelica, Germania Superior Poetovio, Pannonia (I secolo) Roman Dacia (89 - c. 270) Dacia Aureliana (dal 270) Babilonia (Egitto) (anni 400) |
Campagne | Guerre galliche (58-51 a.C.) |
Battaglie | Battaglia contro i Nervii (57 a.C.) battaglia di Gergovia (52 a.C.) battaglia di Alesia (52 a.C.) - incerto battaglia di Dyrrhachium (48 a.C.) battaglia di Farsalo (48 a.C.) battaglia di Tapso (46 a.C.) battaglia di Munda (45 a.C.) battaglia di Azio (31 a.C.) battaglie di Bedriaco (69) |
Comandanti | C. Giulio Cesare, M. Salvio Otone, M. Antonio Primo |
Legio XIII, conosciuta come Legio XIII Gemina ("legione gemella") dopo il 31 a.C., è una delle legioni romane storicamente più degne di nota, e fu una delle legioni che furono condotte da Giulio Cesare nelle sue campagne in Gallia] e anche nelle successive guerre civili contro la fazione capitanata da Pompeo. È sopratutto la legione che per prima passò il Rubicone il 10 gennaio del 49 a.C.. La legione si trovava a Vienna nel V secolo. Il simbolo della legione era il leone.
Indice |
[modifica] Storia
[modifica] Sotto la Repubblica
La Legio XIII Gemini fu cretata da Giulio Cesare nel 57 a.C., in vista della campagna contro le popolazione belgiche, in uno dei suoi primi interventi nei conflitti interni alle popoolazioni galliche.
Durante le guerre galliche (58 a.C.-51 a.C.) la legione partecipò alla battaglia contro i Nervi, all'assedio di Gergovia, e anche se le fonti non la citano, è ragionevole pensare che la XIII Gemini partecipasse anche alla battaglia di Alesia.
Dopo le campagne in Gallia, il Senato romano rifiutò il secondo consolato, intimandogli di abbandonare il comando delle legioni e di ritornare a Roma per affrontare il giudizio del senato. Costretto a decidere se abbandonare la sua carriera politica o causare una guerra civile, Cesare con la sua Legio XIII Gemina attraversò il Rubicone dando inizio alla guerra civile contro la fazione degli ottimati.
La legione rimase fedele a Cesare durante la guerra civile contro la fazione senatoriale guidata da Pompeo. La legio fu attiva durante tutto il conflitto, combattendo la battaglia di Durazzo e quella di Farsalo nel 48 a.C..
Dopo la decisiva vittoria di Farsalo, la legione fu sciolta e i legionari "pensionati" con la tradizionale assegnazione di terre. La legione fu però richiamata in armi nel 46 a.C. per prendere parte alla battaglia di Tapso e ala successiva Battaglia di Munda nel 45 a.C.. Dopo quest'ultima battaglia, Cesare sciolse nuovamente la legione premiandola con l'assegnazione di fattorie in Italia.
[modifica] Durante l'impero
Augusto ricostruì nuovamente la legione nel 41 a.C. per affrontare la ribellione di Sesto Pompeo, figlio di Pompeo in Sicilia. La Legio XIII acquisì il cognomen Gemina (gemella appunto, che era l'appellativo comune per indicare le legioni costituite a partire da porzioni di altre legioni), dopo che fu rinforzata con i legionari veterani provenienti da altre legioni dopo la battaglia di Azio.[2] Augusto quindi inviò la legione a Burnum (l'odierna Tenin) nella provincia romana dell'Illiria (oggi in Croazia). Nel 16 a.C., la legione fu trasferita ad Emona, (Lubiana) in Pannonia dove dovette fronteggiare le ribellioni locali. Dopo la distrastrosa Battaglia della foresta di Teutoburgo nel 9, la legione fu inviata come rinforzo a Augusta Vindelica, l'odierna Augusta nella provincia di Germania Superior, per prevenire ulteriori attachi delle tribù germaniche.
L'imperatore Claudio la spostò nuovamente in Pannonia intorno al 45; la legione era di stanza a Poetovio, Ptuj nell'odierna Slovenia. Nell'Anno dei quattro imperatori, la XIII Gemina si schierò prima con Otone e poi con Vitellio, entrambi sconfitti, nelle due battaglie di Bedriaco. Nel 89, Domiziano trasferì la legione, che si trovava accampata a Vienna, in Dacia ad Alba Iulia, per presidiare la regione. La legione fu poi spostata quando la Dacia fu evaquata, e riposizionata nella Dacia Aureliana.
Vexillationes della XIII Gemina combatterono sotto l'imperatore Gallieno nell'Italia settentrionale. L'imperatore per celebrare la legione coniò un antoninianus con il Leone della legio (259-260).[3] Un'altra vexillatio era presente nell'armata Impero delle Gallie sotto il comando di Victorinus: anche questo imperatore coniò una moneta d'oro per celebrare la legio e il suo emblema.[4]
Nel V secolo, secondo la Notitia Dignitatum, la legio tertiadecima gemina si trovava in Babilonia d'Egitto, una fortezza strategica sul Nilo, lungo il confine tradizionale tra l'alto e il medio Egitto, sotto il comando del comes limitis Aegypti.[5]
[modifica] Ricostruzioni immaginarie
- Una ricostruzione di alcune delle azioni compiute dalla XIII Legio, durante gli scontri tra Giulio Cesare e gli Ottimati guidati da Pompeo, è stata realizzata congiuntamente dalla HBO / BBC / RAI all'interno della serie TV Roma.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Note
[modifica] Riferimenti
- Notitia Dignitatum
- Legio XIII Gemina
- McBride Angus e Ross Cowan, Imperial Roman Legionary Ad 161-284, 2003, edizione Osprey Publishing, ISBN 1-84176-601-1
[modifica] Collegamenti esterni
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