Legnaia
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Legnaia è oggi un rione della città di Firenze, nel quartiere 4, posto tra il centro della città e Scandicci, lungo la Via Pisana. Fu sede di un comune autonomo dal 1808, quando fu staccato dal comune di Galluzzo per decisione del governo francese della Toscana; il suo territorio si estendeva per circa 43 km², confinava con i comuni di Firenze, Galluzzo, San Casciano in Val di Pesa, Casellina e Torri, Brozzi e Pellegrino e comprendeva, oltre al capoluogo, le località di Bellosguardo, San Bartolo a Cintoia, Santa Maria a Cintoia, Marignolle, Monticelli, Mosciano, Signano, Soffiano, Scandicci ed i sobborghi fiorentini del Pignone e di Verzaia.
Nel 1840 il comune contava 9424 abitanti; il suo stemma raffigurava un albero (simbolo derivato dal nome del capoluogo) con sotto un galletto (ricordo della passata appartenenza al comune di Galluzzo) e sovrastato dal giglio, simbolo della Repubblica di Firenze.
Il territorio di Legnaia era noto per la coltivazione dei rinomati cavoli e la località del Pignone vide, nel 1840, dell'omonima industria meccanica (oggi Nuovo Pignone), nella quale (1853) venne costruito e sperimentato il primo motore a scoppio di Eugenio Barsanti e Felice Matteucci e che tanta parte doveva avere nella storia economica e sociale fiorentina negli anni a venire.
Nel 1865 il comune di Legnaia venne soppresso col R.D. 2412 26/7/1865, che prevedeva l'espansione del territorio comunale fiorentino (fino ad allora compreso nella cerchia delle mura) per mezzo della soppressione di alcuni comuni (oltre a Legnaia scomparvero quelli di Pellegrino e Rovezzano) e la riduzione territoriale di altri (Bagno a Ripoli, Galluzzo e Fiesole). Al momento della soppressione, il comune contava circa 11300 residenti.
Il territorio di Legnaia fu pertanto diviso tra il comune di Firenze, che si annetté il capoluogo comunale, i sobborghi del Pignone e Verzaia, Bellosguardo e Monticelli mentre il resto fu annesso dal comune di Casellina e Torri, che in seguito avrebbe posto la propria sede comunale nella sua nuova frazione di Scandicci e dalla quale assunse la denominazione nel 1928.
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