Lester Young
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Lester Young (Lester Willis Young, "Pres") (Woodville, Mississippi, 27 agosto 1909 – New York, 15 Marzo 1959) , sassofonista statunitense.
[modifica] Biografia
Fu Billie Holiday, che lo considerava il miglior tenorsassofonista del panorama jazz, ad assegnare a Young il soprannome "the Pres", il presidente.
Young trascorse la prima infanzia a New Orleans. Il padre, operaio e musicista, lo iniziò alla musica molto presto: infatti a dieci anni, insieme alla sorella Irma, ed al fratello Lee, che sarebbe diventato anche lui un ottimo musicista, entrò a far parte dell'orchestra del padre, a Minneapolis.Iniziò suonando la batteria,passando poi al sax contralto e in seguito al sax tenore.
Ammiratore di Frank Trumbauer, che suonava il 'C' melody sax, cercò di imitarne la sonorità sul tenore, il che lo portò a creare una sonorità ed uno stile personale e, per l'epoca, insolito.
Verso i 18 anni iniziò a lavorare con le orchestre che giravano il Midwest: fu con l'orchestra di King Oliver e lavorò a Oklahoma city prima di approdare a Kansas City dove suonò con Bennie Moten e dove fu poi ingaggiato da Count Basie, al quale aveva spedito un telegramma chiedendo di poter lavorare con la sua orchestra, dopo averlo ascoltato alla radio.
Nel 1934 fu contattato da Fletcher Henderson per rimpiazzare Coleman Hawkins[1] che aveva lasciato l'orchestra per un tour dell'Europa. Young partì per New York per un'audizione al Cotton Club, dopo la quale Henderson decise di assumerlo nonostante il parere contrario di buona parte dell'orchestra,[2] che non apprezzava lo stile rilassato di Young. Fu Young che, a questo punto, rifiutò l'offerta e tornò a Kansas City, dove suonò prima con Andy Kirk, e poi di nuovo con Basie: è a questo periodo (1936) che si riferiscono le prime registrazioni di Young con quell'orchestra, e in questo periodo Young conobbe Billie Holiday e ne divenne amico.
Lester, con l'andare del tempo, accentuò l'originalità del suo stile, e divenne sempre più eccentrico. Si persuase d'avere poteri paranormali, e cominciò ad abbigliarsi in maniera stravagante: portava uno strano cappello ed indossava un lungo cappotto nero che gli arrivava fino alle caviglie. Dopo aver lasciato Basie e la sua orchestra, Lester ne formò una propria con la quale si esibì a New York e a Los Angeles, senza gran successo. Nell'ottobre del 1944, fu chiamato alle armi. L'esperienza militare fu disastrosa per Lester Young, che non venne nemmeno accettato nella banda militare, a causa del suo carattere. Vari scontri con i suoi superiori culminarono in una denuncia alla Corte Marziale che lo condannò a cinque anni di reclusione, pena poi tramutata in un anno. Fu infine congedato per disonore, dopo aver scontato un anno e 5 mesi (fu trovato in possesso di cocaina e tentò di evadere, per cui la sua pena fu inasprita). Questa esperienza lo segnò profondamente. Questa esperienza lo stravolse, rendendolo eccentrico e strambo come mai. Si muoveva in maniera strana, si abbigliava in maniera stravagante, divenne apatico ed assente. Alla fine del 1945 si trovò a Los Angeles dove incontrò un suo grande ammiratore, Norman Granz, che ne aveva descritto il personaggio in un ruolo di grande rilievo assegnatogli in un suo film: Jammin' the blues. Granz, che allora stava gestendo diversi jazzmen, prese anche Lester sotto la sua protezione e gli fece incidere alcuni dischi, oltre ad utilizzarlo regolarmente nel suo progetto Jazz at the Philarmonic, nell'ambito del quale Lester suonò anche in Europa, trovandosi però in disagio, a causa delle dimensioni dell'orchestra, che non si confacevano al suo stile discreto e sempre più vagheggiante. Inoltre il sassofonista appariva debilitato nel fisico e nella mente, sempre alterato dal gin e dalla droga. Nel 1955 venne ricoverato per un collasso al Bellevue Hospital di New York, ed effettuò una cura che lo rimise un pochino in sesto. Dopodiché effettuò una tournée assieme a diverse stelle del jazz, tra le quali Miles Davis, Bud Powell, il Modern Jazz Quartet .... Lester fu felice come un bambino delle lodi, meritate, ricevute per le sue esibizioni. Dopo che anche il suo terzo matrimonio fu rovinato, Lester andò ad abitare in un albergo che affacciava sul Birdland, famoso locale di Jazz. Spesso sedeva alla finestra malinconico e pensieroso, ancora più spesso beveva alcool o si dimenticava di mangiare. Un medico che lo visitò, sotto l'insistenza di Marshall Stearns perché facesse qualcosa per quel suo stato, affermò che soffriva di una schizofrenia leggera, e che l'alcol gli causava uno sdoppiamento della personalità. Dopo questa visita e grazie all'interessamento di amici, per qualche tempo Young ricominciò a mangiare (l'alcol era stato pressoché il suo unico alimento per molto tempo), ed a ragionare alquanto. Il 13 marzo del 1959 era a New York, e, tornato nel suo albergo, riprese a bere e digiunare. Morì il 15 marzo del 1959.
[modifica] Collegamenti esterni
- tratto da www.soblue.it
[modifica] Note
- ↑ Si trattava di una posizione di grande prestigio, perché Hawkins era il sassofonista più affermato del momento.
- ↑ Molti preferirono Chu Berry a Young.
