Licenza poetica
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Col termine licenza poetica si intende un errore voluto da parte del poeta, funzionale a rendere il suo componimento più incisivo. L'errore può essere fattuale oppure grammaticale.
Un esempio noto per il primo tipo di licenza poetica è quello del Carducci, nella sua "Canzone di Legnano", egli termina così il componimento:
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«Il sol ridea calando dietro il Resegone»
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L'immagine serve a conferire solennità alla chiusa del componimento: la licenza sta nel fatto che, dal punto dove lo si descrive, il monte Resegone è situato ad Est, e il sole vi sorge per tramontare poi dietro al Grigne.
Un esempio di licenza poetica grammaticale si può trovare ne Il sabato del villaggio di Giacomo Leopardi:
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«e intanto riede alla sua parca mensa,
fischiando, il zappatore» |
In italiano, infatti, si dice "lo zappatore", che però non avrebbe più reso il verso un settenario; ecco dunque la scelta della licenza poetica.
Come senso traslato, la locuzione viene usata quando una persona compie un'azione formalmente non corretta, ma accettabile date le circostanze.
La licenza poetica puo' essere anche di tipo metrico. Un tipo di licenza metrica speciale possono essere considerate le "Rime Culturali" (cioè versi che non sonoo propriamente in rima, ma che lo sarebbero nel sistema vocalico di un'altra lingua Rima Siciliana, la Rima Francese e la Rima Aretina o Guittoniana e la Rima Bolognese, questo tipo di rime era molto comune nella poesia italianadelle origini.
Si veda questo esempio di Rima Siciliana:
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«"Di sùbito drizzato gridò: «Come?
dicesti ``elli ebbe"? non viv' elli ancora? non fiere li occhi suoi lo dolce lume?»."» |
Dante - Inf. X - 69
In questo caso abbiamo una rima di "o" chiusa con u, tipica della poesia siciliana (il dialetto siciliano non dispone della "o" chiusa e tende a trasformarle tutte in "u").
Oppure questo caso (unico nella Commedia) di rima Guittoniana, una sorta di ibridazione della rima toscana (Il toscano ammette la rima di e aperta ed e chiusa oppure o aperta con o chiusa) con quella siciliana
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«Se voi venite dal giacer sicuri,
e volete trovar la via più tosto, le vostre destre sien sempre di fori.» |
Purgatorio · Canto XIX - vv 79. e seg
In questo caso abbiamo la rima di "u" con "o" aperta.