Manyoshu
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Man'yōshū (万葉集) significa "Raccolta di diecimila foglie" ed è la più antica collezione in giapponese giunta sino a noi; scritta nel VIII secolo, è anche la più importante antologia poetica del periodo Nara.
Sul significato del titolo non si è ancora giunti ad un accordo, ma la tesi più comunemente accettata è appunto "Raccolta (shū 集) di diecimila (man 万) foglie (yō 葉)", nel senso allegorico di un albero ricco di fronde che continuano a fiorire, come le poesie.
Comprende circa 4500 componimenti poetici di cui ca. 4200 waka (和歌) o tanka, i chōka (長歌) ed alcuni sedōka (旋頭歌). L'antologia raccoglie poesie che risalgono a metà del VI secolo, mentre l'ultima è datata 759. Gli autori appartengono a tutti i ceti sociali, dai membri della famiglia imperiali ai contadini, come anche soldati, artigiani, monaci. Gli autori complessivamente sono circa cinquecento, settanta dei quali sono donne. Gli autori più famosi del Man'yōshū sono: Kakinomoto no Hitomaro, Yamabe no Akahito, Yamanoue no Okura, Ōtomo no Tabito e Ōtomo no Yakamochi. Tra le donne troviamo: la principessa Nukata, Ōtomo no Sakanoue no Iratsume, Kasa no Iratsume.
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