Mario Ricci (politico)
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Mario Ricci (Sassoguidano, Pavullo nel Frignano, 20 maggio 1908 - Pavullo nel Frignano, 18 agosto 1989), è stato politico e partigiano noto col nome di battaglia Armando nell'Appennino Modenese.
Nato nel 1908 in una frazione del comune di Pavullo nel Frignano nella zona montana della provincia di Modena, fu costretto dalla povertà della propria famiglia a lavorare fin da ragazzo nei campi o nei boschi cosicché la sua frequenza alla scuola si arrestò dopo la licenza di terza elementare. Appena adulto emigrò, come tanti altri uomini dell'Appennino, per lavorare come taglialegna in Corsica. Da qui passò poi in Francia dove aderì al partito comunista. Partecipò da volontario alla guerra civile di Spagna e gli fu affidato il compito di commissario politico di un reparto della brigata Garibaldi che combatteva contro i franchisti. Tornato in Francia fu arrestato e incarcerato per alcuni mesi per attività sovversiva.
Nel 1941 ritornò in Italia e qui fu processato come antifascista e inviato al confino a Ventotene. Qui lo colse la caduta del fascismo cosicché poté rientrare nel suo paese natale, dove cominciò subito ad organizzare un reparto di partigiani portandosi poi a Montefiorino dove più forte era la lotta partigiana e dove nascerà poi su un vasto territorio circostante la prima repubblica partigiana in Italia, la repubblica di Montefiorino. Molti giovani del luogo, o saliti dalla pianura si aggregarono al suo gruppo che prese il nome di Divisione Modena - Armando, dal nome di battaglia di Mario Ricci che era appunto Armando. Questa divisione presidiò il territorio del capoluogo del comune di Montefiorino e dei dintorni con le diverse brigate di cui era formata. Agendo altre divisioni partigiane in diversi comuni modenesi e reggiani vicini a Montefiorino, si decise di riunirle in un unico Corpo d'Armata, al cui comando fu designato il partigiano Armando. Alla caduta della repubblica partigiana in seguito all'attacco in forze dei tedeschi le formazioni partigiane si sganciarono e la Divisione Armando si trasferì al di là del crinale appenninico raggiungendo in Toscana la V Armata americana, alla quale si mise a disposizione per continuare la lotta contro i tedeschi. Dai primi 600 uomini che erano partiti da Montefiorino la divisione, per effetto dell'aggregazione di gruppi di partigiani modenesi e bolognesi, raggiunse quasi 2000 uomini. I rapporti con gli americani non furono sempre idilliaci e si ebbero anche contrasti non solo fra i comandi, ma anche fra le truppe, ottimi invece furono i rapporti con i reparti brasiliani facenti parte anche questi della V Armata. La divisione comunque partecipò a diversi combattimenti.
Dopo la fine della guerra Armando è nominato dal Comitato di Liberazione Nazionale sindaco del comune di Pavullo, carica a cui fu confermato nelle elezioni del 1946 e in quelle successive rimanendo sindaco ininterrottamente fino al 1960.
Nel 1948 è eletto deputato e tale sarà per due legislature facendo parte della Commissione difesa della Camera. È eletto presidente di associazioni partigiane e di ex combattenti e reduci impegnandosi sempre nell'associazionismo partigiano. Nel 1953 è decorato di medaglia d'oro al valore militare in riconoscimento della sua importante partecipazione alla lotta partigiana.