Mediogioco (scacchi)
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Negli scacchi il mediogioco è quella fase della partita che segue l'apertura e precede il finale. È difficile stabilirne esattamente l'inizio e la fine. In linea di principio il mediogioco inizia quando i due giocatori hanno terminato di sviluppare i propri pezzi e la struttura dei pedoni ha assunto una fisionomia più o meno definita e termina quando, cambiando la maggior parte dei pezzi, si ha una transizione verso il finale.
A seconda della posizione che si è venuta determinando dall'apertura il mediogioco può assumere un carattere dove è predominante l'aspetto strategico e quindi la pianificazione più o meno a lungo termine o l'aspetto tattico dove il calcolo la fa da padrone.
[modifica] Strategia
Negli scacchi per strategia si intende comunemente un calcolo basato più sugli elementi della posizione che sul calcolo puro delle varianti. In alcune fasi della partita, laddove il puro calcolo lascia il posto alla scelta del dove piazzare i pezzi e perché, gli elementi che entrano in gioco sono ad esempio:
- la struttura dei pedoni
- la presenza di colonne aperte e semiaperte
- la distinzione tra case deboli e case forti
- la presenza di pedoni isolati, arretrati, doppiati
- il carattere aperto o chiuso della posizione
- il possesso della coppia degli alfieri
- il posizionamento errato di uno o più pezzi
- la sicurezza del re
- la parità materiale
e molti altri
Naturalmente tutto questo non basta in assenza della capacità di calcolo delle varianti: cercare di posizionare un cavallo in una casa debole perché strategicamente corretto può non esserlo tatticamente (es. nel manovrare per posizionare tale pezzo si sottovaluta un attacco avversario che porta a subire perdite di materiale se non peggio). In questo caso entra in gioco la tattica.
[modifica] Tattica
Negli scacchi per tattica si intende la capacità di calcolare esattamente le varianti che seguono a una certa mossa o a un certo ordine di mosse, talvolta violando i principi della strategia o anche sacrificando materiale per perseguire in cambio un vantaggio.
In una partita a scacchi possono esserci momenti in cui la strategia è predominante e ci si affida più a valutazioni di ordine posizionale che di calcolo e momenti in cui avviene esattamente l'opposto.
Spesso questo dipende anche dalla scelta dell'apertura: a una differente disposizione dei pezzi e soprattutto dei pedoni si accompagna un diverso carattere della posizione e questo può portare a posizioni dove predomina un carattere sull'altro.
In generale i due concetti sono complementari: vincere di pura tattica violando i principi strategici della posizione è possibile solo in presenza di errori macroscopici dell'avversario e viceversa pensare di poter condurre una partita affidandosi solamente a ragionamenti di carattere generale senza una adeguata capacità di calcolo può portare a un disastro.