Momo (romanzo)
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Momo è un romanzo di genere fantastico di Michael Ende, pubblicato nel 1973. Si tratta dell'opera più famosa di Ende dopo La storia infinita, ed è stato oggetto di due trasposizioni per il grande schermo (un film nel 1986 e un lungometraggio a cartoni animati nel 2001). Il tema centrale del romanzo è quello del tempo e del modo in cui esso viene impiegato nella società moderna (occidentale).
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[modifica] Trama
Vicino ad una grande città, vi sono i resti di un piccolo ed antico anfiteatro, simbolo in passato di arte e divertimento. Lì alcuni cittadini trovano una strana bambina vestita con un cappotto di un paio di taglie più grandi della sua misura, di nome Momo. La bambina si rivela ben presto dotata di alcuni doni fuori dal comune: fa sbocciare la fantasia dei suoi coetanei, è capace di riappacificare gli animi litigiosi e di far comprendere gli errori e le soluzioni dei problemi. Più che altro si limita ad ascoltare e prestare attenzione; un'attenzione tale che non vi si può rimanere indifferenti. La vita trascorre tranquilla per Momo insieme ai suoi amici (tra cui soprattutto il giovane Gigi e il vecchio Beppo Spazzino) finché la città non viene invasa dai misteriosi "uomini grigi", vestiti di grigio e dal volto cinereo, che mirano ad impadronirsi del tempo degli uomini. Per colpa loro la vita della gente diventa più frenetica e vuota. Momo è la principale nemica degli uomini grigi e questi ultimi cercano di sbarazzarsi di lei offrendole dei giocattoli, lei ostacolava il loro piano poiché venivano a trovarla ogni giorno i suoi migliori amici. Ma Momo non ci casca, anzi! riesce persino, a far parlare uno di questi solo guardandolo nagli e con una semplice frase: -Le bambole non hanno un cuore e perciò neanche dei sentimenti, mentre i miei amici sì. Dopo questo incontro spiacevole, Momo incontra una tartaruga parlante, Cassiopea. Questa la conduce da Mastro Hora che le mostra il suo cuore. Avviene un fatto strano, da Hora un giorno e nella terra un anno. In seguito all'incontro con Mastro Hora, Momo si ritrova senza amici: Gigi Cicerone è diventato famoso e non ha più tempo per dedicarsi alla sua amica, Beppo Spazzino l'hanno rinchiuso in un manicomio e gli altri, come Gigi, non hanno più tempo. Il piano dei signori grigi è quasi riuscito, manca solo da convincere Momo per poter completare l'opera nella città. Ma Momo, quidata da Cassiopea, riesce a rirecarsi da Mastro Hora e lì, elaborano un piano per sottrarre il tempo agli uomini grigi. Intanto questi ultimi erano riusciti a penetrare nella proprietà di Mastro Hora. Così mettono in atto il piano. Mastro Hora ferma il tempo che distribuisce agli uomini e sulla mano di Momo appare un Orafiore che le dava a dispsizione un ora di tempo. Gli uomini grigi penetrano nella casa di Mastro Hora e rovistano am, subito notano che il tempo si è fermato e corrono ad avvisare gli altri, ammassandosi tutti alla porta per poter uscire, iniziano a litigare per chi deve oltreppassare la porticina per primo, così , erano entrati in quattordici e ne escono in tre. Raggiungono il gruppo e inizia la corsa verso la riserva di tempo. Correndo qualcuno perde il sigaro e si dissolve nell'aria man mano che si affaticano. Momo li segue da dietro. I "grigi" arrivano alla riserva e si riuniscono per deliberare il da farsi. Decidono di eliminarsi con la conta. Da venti diminuiscono a sei. Momo riesce a infilarsi sotto il tavolo e arrivata alla fine, esce all'improvviso e chiude la porta delle Orefiori con il fiore. Inizia la rincorsa. Momo è la preda da agguantare. Quattro perdono il sigaro, rimangono in due ma, uno toglie all'altro il sigaro di bocca. Ormai Momo non può più sfuggirgli ma, mantre l'Uomo pronuncia le parole per convincere la bambina, gli cade il sigaro e si dissolve. Momo si reca alla porta dove erano custodite le orefiori e torna a casa riseminando il tempo agli uomini, tutto il tempo che gli era stato sottratto da quegli individui, gli viene restituito.
[modifica] Commento
Questo racconto, dopo "La Storia infinita", è il più famoso romanzo di Michael Ende. Attraverso un simbolismo fantastico e immaginifico, esso porta una feroce critica al consumismo e alla frenesia della vita moderna, che nel suo progresso tecnologico e produttivo perde completamente di vista l'obiettivo della felicità delle persone e della qualità della vita. Il tempo rubato dagli uomini grigi agli abitanti della città è un'evidente metafora dei piaceri che si ricavano dall'assaporare, nell'attimo, le piccole belle cose della vita.
[modifica] Trasposizioni
Da questo romanzo, nel 1986, fu tratto un film di produzione italo-tedesca, Momo, in cui lo stesso Ende si esibiva in un cammeo. Nel 2001 ne è stata realizzata una versione a cartoni animati, dal titolo Momo alla conquista del tempo. Ne sono state realizzate anche diverse trasposizioni per il teatro.