Parametri orbitali di Sedna
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Il planetoide Sedna si muove su di un'orbita estremamente ellittica, con un afelio situato a circa 900 unità astronomiche dal Sole ed un perielio distante sole 76 UA; al momento della scoperta si trovava a circa 90 unità astronomiche dal Sole, ed era in fase di avvicinamento al perielio. Si trattò della massima distanza di un corpo del sistema solare da Terra al momento della scoperta; il record venne in seguito battuto da Eris, individuato mentre si trovava a 97 UA dal Sole.
Sedna impiega circa 11 487 anni per descrivere un'orbita completa attorno al Sole; raggiungerà il prossimo perielio nel 2075-76.
Inizialmente si ritenne che Sedna avesse un periodo di rotazione insolitamente lungo (da 20 a 50 giorni); si procedette dunque a ricercare un satellite naturale, probabile causa di tale anomalia. Successive indagini svolte mediante il telescopio spaziale Hubble nel marzo 2004 non individuarono alcun oggetto in orbita attorno al planetoide. Nuove misure del telescopio MMT suggerirono in seguito un periodo di rotazione molto più breve, pari a solo 10 ore circa, un valore piuttosto tipico per corpi di tali dimensioni. [1]
[modifica] Formazione dell'orbita
La spiegazione più probabile a proposito dell'inconsueta orbita di Sedna sembra essere che, durante i primi 100 milioni di anni di esistenza del sistema solare, l'oggetto, originariamente situato su di un'orbita più tradizionale, sia stato perturbato dal passaggio ravvicinato di un'altra stella, forse uno degli altri astri che si sarebbero formati dalla stessa nebulosa protoplanetaria che diede origine al Sole. In uno studio compiuto da Hal Levison e Alessandro Morbidelli dell'Osservatorio della Costa Azzurra di Nizza è stata avanzata una differente ipotesi: Sedna si sarebbe formato attorno ad una nana bruna circa 20 volte meno massiccia del Sole, e sarebbe stato catturato dall'attrazione gravitazionale di quest'ultimo quando la nana bruna lo ha attraversato il sistema solare.
Scrivendo su Nature il 2 dicembre 2004, gli astronomi Scott J. Kenyon e Benjamin C. Bromley hanno supportato l'ipotesi secondo cui una stella di passaggio potrebbe aver spinto Sedna fuori dalla fascia di Kuiper, portandolo nell'orbita attuale. I due stimano che la probabilità che Sedna sia stato catturato dal disco esterno della stella di passaggio siano pari a circa il 10%.
Si conosce attualmente un altro oggetto, 2000 CR105, caratterizzato da un'orbita simile a quella di Sedna, ma leggermente meno estrema: il perielio è a 45 UA, l'afelio a 415 UA e il periodo orbitale è di 3420 anni. La sua orbita potrebbe essere il risultato degli stessi processi che hanno determinato quella di Sedna; se altri corpi analoghi venissero scoperti in futuro, tuttavia, occorrerebbe probabilmente scartare le ipotesi già formulate, in favore di teorie più plausibili e applicabili ad un gran numero di planetoidi.
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