Pier Gianni Prosperini
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Pier Gianni Prosperini (Vicenza, 7 ottobre 1946) è un uomo politico italiano.
Coniugato, una figlia. Laureato in Medicina e Chirurgia, specializzazione in dermatologia e venereologia e idrologia medica. Seconda laurea in Lingue e Letterature Straniere. Alpino Paracadutista Ufficiale Medico. Docente presso l'Università degli Studi di Pavia.
Iscritto ad Alleanza Nazionale. Fondatore del circolo di A.N. "La destra del Nord" (nei primissimi anni '90 era iscritto alla Lega Lombarda di Bossi). Consigliere Comunale a Milano dal 1990 al 1993. Dal 1992 al 1993 Assessore all'Educazione, Protezione Civile e Lavori Pubblici al Comune di Milano. Riconfermato in Consiglio Comunale nel 1997.
Eletto in Consiglio Regionale della Lombardia nel 1995, è stato Presidente della Commissione sviluppo economico, caccia, pesca, immigrazione. Riconfermato nel 2000 è stato fino al 2005 Vicepresidente del Consiglio Regionale e componente della Commissione sviluppo economico e della Commissione speciale per lo Statuto della Regione Lombardia, oltre che membro della Consulta regionale per i rapporti con le Università e della Consulta regionale per la Navigazione del Lago di Garda.
Eletto nelle elezioni regionali del 3-4 aprile 2005, lista Alleanza Nazionale, Circoscrizione Milano, è Assessore ai Giovani, Sport, Promozione Attività Turistica della Giunta guidata da Roberto Formigoni.
Nei suoi volantini elettorali si definisce «Baluardo della Cristianità, Flagello dei centri sociali e condottiero del Nord».
Si è sempre caratterizzato per posizioni molto nette nei confronti degli immigrati, dell'estremismo musulmano, così come del riconoscimento legale delle unioni di fatto. Polemica c'è stata per delle sue dichiarazioni a proposito di una manifestazione a favore dei cosiddetti Dico: «Non ho niente contro di loro. Convivano pure. Ma l'omosessualità è una devianza. Quindi niente famiglia e niente adozioni. Il gay dichiarato non può essere né insegnante, né militare, né istruttore sportivo ... Ha visto il fotomontaggio di Benedetto XVI con il dito alzato? Ci provino con la faccia di Maometto se hanno i coglioni! Garrotiamoli, ma non con la garrota di Francisco Franco. Alla maniera degli Apache: cinghia bagnata legata stretta attorno al cranio. Il sole asciuga il laccio umido, il cuoio si ritira, il cervello scoppia» (Intervista del 18 marzo 2007). In seguito ha sostenuto che le sue affermazioni sono state strumentalizzate e distorte, ed in una sua dichiarazione in Consiglio Regionale si è scusato con quanti, al di là della sua volontà, si sono sentiti offesi dal tono e dal contenuto delle sue parole. Ha ulteriormente precisato il suo punto di vista in un'intervista al giornale gay Babilonia