Plumeria
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Plumeria | ||||||||||||
![]() Fiori di Plumeria |
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Classificazione scientifica | ||||||||||||
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Specie | ||||||||||||
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Frangipani (Plumeria, L.) è genere delle Apocynaceae, originario delle zone tropicali delle Isole del Pacifico, Caraibi, Sud America e Messico, diffuso in gran parte dei paesi a clima tropicale o sub-tropicale, arbusti o alberelli anche di notevole dimensioni, a foglie caduche o persistenti, fusto inizialmente carnoso che diventa legnoso con il tempo; rami carnosi poco numerosi, foglie grandi, lanceolate, oblunghe appuntite, di colore verde più o meno intenso a seconda della specie; i fiori simili a quelli dell'oleandro e profumati, grandi, riuniti in cime terminali, portanti anche una cinquantina di fiori con 5-7 petali, di colore bianco, crema, rosa, rosso e giallo, sfumati al centro con vari colori.
Indice |
[modifica] Usi
Le varie specie e cultivar di Plumeria vengono utilizzate come piante ornamentali per la ricca fioritura estiva, coltivate in vaso ad alberello sui terrazzi, in Italia è diffusa la specie P. acutifolia che si può coltivare in vaso nelle zone più miti della Sicilia, Liguria e Regioni centro-meridionali; volgarmente chiamata Frangipani (in Sicilia è nota col nome di Pomelia).
[modifica] Metodi di Coltivazione
Richiede esposizione soleggiata e riparata dai venti freddi e dall'umidità invernale, in estate devono essere protetti dalla eccessiva insolazione, mentre d'inverno, quando perdono le foglie e vanno in riposo vegetativo, vanno protette dal gelo ricoverandole in locale secco e a temperature non inferiori ai 15-16 C°, in Sicilia le gemme apicali delle piante lasciate all'aperto vengono protette dall'umidità ricoprendole con gusci d'uovo in quanto marciscono facilmente in presenza di umidità; si adatta bene agli ambienti salmastri.
Usare terriccio universale fertile, leggero ben drenato, addizionato di torba con sabbia o altro materiale inerte e poroso.
Annaffiature regolari e controllate nel periodo vegetativo, che va da maggio a settembre, evitando il ristagno o gli eccessi idrici che provocano irrimediabilmente fenomeni di marciume, nei periodi torridi spruzzare frequentemente la chioma; nel periodo di riposo vegetativo sospendere le annaffiature, soprattuto per gli esemplari riparati in luoghi chiusi ombreggiati, per ottenere una buona maturazione degli steli con una fioritura abbondante nela primavera successiva.
Concimare regolarmente 2 volte al mese, utilizzando un fertilizzante liquido a basso titolo di azoto, miscelato all'acqua delle annaffiature.
La semina, utilizzata per ottenere nuove varietà, va effettuata in tarda primavera con i semi freschi, le piante così prodotte non fioriscono prima di 3-4 anni; la moltiplicazione agamica avviene per talea semilegnosa in primavera, avendo l'accortezza di far asciugare il taglio per una dozzina di giorni, prima di essere interrate in un composto di torba e sabbia o perlite, fresco e ben drenato senza eccedere con le annaffiature; porre attenzione al lattice tossico che fuoriesce dal taglio della porzione di ramo.
[modifica] Avversità
- Insetti
- Emitteri:
- Cocciniglie - attaccano rami, foglie e fiori, ricoprendoli di dense croste di follicoli pluristratificati.
- Mosca bianca - adulti e neanidi dell'emittero Trialeuroides vaporariorum di origine tropicale, infesta le foglie in dense colonie
- Tripidi:
- Tripide - l'attacco di Franklinella occidentalis provoca seri danni alle foglie
- Ditteri
- Mosca minatrice - le larve di Phytomyza stricornis provocano le tipiche mine fogliari.
- Emitteri:
- Acari:
- Ragneto rosso - i Tetranichidi possono infestare in gran numero foglie e fusti provocando punteggiature chiare poi ingiallimento e morte della lamina fogliare
- Funghi:
- Marciume radicale- causato dal genere Pythium favorito dal ristagno idrico, in special modo nel periodo di riposo vegetativo o durante la moltiplicazione per talea
- Antracnosi - i generi Cercospora e Collecthricum provocano il decadimento dei getti terminali colpiti, con successiva comparsa di fessurazioni da cui fuoriescono i corpi fruttiferi dei patogeni, sotto forma di piccoli ammassi gelatinosi
- Ruggine - il genere Colcosporium provoca sule parti aeree piccole pustole brunastre