Polisportiva S.S. Lazio Rugby 1927
Da Wikipedia.
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Denominazione società | Polisportiva S.S. Lazio Rugby 1927 | ||
Città | Roma | ||
Fondazione | 1927 | ||
Presidente | Alfredo Biagini | ||
Allenatore | Carlo Pratichetti | ||
Capitano | Enzo Marrano | ||
Stadio | Acquacetosa Roma | ||
Campione d'Italia | 0 | ||
Coppa Italia | 0 | ||
Titoli Europei | 0 | ||
Colori sociali | bianco-celeste | ||
Maglie di gioco | bianco-celeste | ||
Sito ufficiale | [1] |
La Polisportiva S.S. Lazio Rugby 1927 è una società sportiva di rugby della città di Roma.
Indice |
[modifica] La storia
La prima Società Sportiva di Rugby che si costituì a Roma ed in Italia fu nel 1927 la Sezione Rugby della Polisportiva Lazio. I fondatori furono i fratelli Vinci (Francesco,Piero, Eugenio e Paolo), insieme a Squadrilli, di Milano ed al romeno Balsch. Le "Aquile dell’Ovale” debuttarono (13 maggio 1928) allo Stadio Flaminio (Stadio Nazionale) davanti a circa 20.000 spettatori. La S.S. Lazio Rugby sconfisse la "XV Legione Leonessa d'Italia - Brescia" con il punteggio di 17 a 0. La formazione bianco-celeste: Balsch, Vinci I, Vinci III, Vinci Il, Riganti, Bigi, Squadrilli Nathan, Piergentili, Ponti, Pandolfi, Rusticali, Nisti, Montagna, Nagaillard. Il 12 febbraio 1929 inizio' il primo Campionato Nazionale di Rugby al quale furono iscritte 6 squadre divise in due gironi, fra queste la Società Sportiva Lazio di Roma. I bianco-celesti sconfissero tutti gli avversari del proprio girone ed arrivarono in finale contro l'Ambrosiana Milano. Nella Finale di andata (7 aprile) a Roma vinse la S.S. Lazio per 5 a 0 con una meta di Vinci III trasformata da Bigi. La domenica successiva si disputò Il ritorno all' arena di Milano, i bianco-celesti chiusero il primo tempo in vantaggio grazie ad una meta di Vinci IV, ma nel secondo tempo due mete di Bauman e Vistara (trasformate da Maffioli) vinsero per 10 a 3 all' Ambrosiana e per decretare i Campioni d'Italia ci volle una terza partita in campo neutro. La finalissima si disputò al Motovelodromo di Bologna (16 giugno). La S.S. Lazio scese in campo con Vinci I, Vici III, Balsch, Nathan, Vinci II, Vinci IV, Bigi, Raffo, Balducci, Pasti, Piergentili, Papìni, Pellicciotti, Rusticali ed Altissimi. L'Ambrosiana Milano si aggiudico' l'incontro e lo scudetto con il minimo scarto (3 a 0), grazie ad una meta contestatissima di Clemente Caccianiga al 30' del secondo tempo (la meta valeva 3 punti). Dopo varie vicissitudini ed alcuni campionati disputati anche con il nome di Amatori Lazio (1945), la S.S. Lazio Rugby si ricostituì definitivamente nel 1951 per volere di Francesco Vinci e fino al 1992 ha svolto attività agonistica senza interruzioni, giocando spesso in serie A. Nel 1951 i bianco-celesti vincono il campionato di serie C superando in finale la Veneziana con due mete del giovane Mario Ricciardi, che sarà poi molti anni il presidente della Società. Aldo Da Luca, grande laziale che diventerà vice-presidente della Lazio Calcio, Buroni e Miloni sono i giocatori più rappresentativi nel periodo degli anni 50 insieme a Ugo Grangie, che sarà poi insostituibile direttore sportivo. La storia della Lazio Rugby è soprattutto la storia di personaggi indimenticabili. Gli anni 60’ appartengono a Guglielmo Colussi, atleta e rugbista esemplare, a Ivo Mazzucchelli, il bello dal rugby italiano, ma anche un grande; John Coots, sacerdote australiano, un superman che diventerà campione del mondo di rugby a 13 e poi cantante rock famosissimo trascinerà la Lazio in serie A nel 1966. In questa epoca ricordiamo Ghellini, Nobili, Lombardi C., Ugolini, Lollobatista, Gori, Di Tommaso e Grimaldi, ma anche Antonio Nori, indimenticabile mecenate e "pilone inamovibile”. Gli anni 70’ rappresentano forse uno dei momenti migliori nella storia della Lazio Rugby, che resterà in serie A per diversi anni. Alcuni giovani (Ancilotti, Bernabò, Cinti, Luchini e Paganelli), allievi del grande Aristide De Fazi, vengono convocati nella Nazionale A; Fabío Gianni è il capitano di una nazionale Under 15 che ha in formazione ben 9 giocatori della Lazio di Alberto Raìmondi; nel 1978 Rik Greenwood, ex nazionale inglese e poi Allenatore del XV della Rosa, è alla guida di una squadra che compete con le migliori del rugby italiano ; l'Acquacetosa diventa un campo proibitivo par Treviso, Petrarca, Rovigo, L'Aquila e una grande Rugby Roma che con 8 nazionali e 2 All Blacks perde due derby diventati leggendari: la "partita del fango" all' Acquacetosa e quella della mancata vendetta allo Stadio Flaminio. Nel 1979, nonostante la presenza del nazionale australiano Gary Pearse, la squadra retrocede in serie B. E' la fine di un ciclo e la Lazio si ritroverà in poco tempo addirittura in serie C. Sarà la struttura portante della giovanile vice campione d'Italia, con i vari Franco e Davide, Mazzetti,Peruzza, Vitellozzi, e con i veterani Giancarlo Gìanni, Franco Peganalli e Alfredo Biagíni, a riportare la Lazio in A1 in soli due anni (1984). La guida tecnica è affidata a Ivo Mazzucchelli e Pierluigi Bernabò. Sembra un momento magico, la Lazio e' in Serie A ed ha un grande sponsor come la Birra Peroni; nel settore giovanile e nel minirugby stanno crescendo Donati, Ancellotti, Angelíni, Bianchi, D' Ambrosío, Dal Checco, Di Luia, Lo Greco, Signore, Signorelli ed altri. Ma le vicende della Lazio si complicano per una profonda crisi dirigenziale e per l'immediata retrocessione in A2 e poi in serie B. Si torna comunque in A2 e nel 1992 con Zinzan Brooke (All Black) ed un giovane capitano Cristiano Ricciardi, la Lazio disputa la poule promozione. Difficile estate quella del 1992; la Società è depennata per motivi economici da ogni attività agonistica dalla stagione 1992-1993. Il Cus Roma Rugby assorbe alcuni tesserati delle varie categorie. A settembre, su iniziativa di alcuni ex giocatori nasce la Lazio Club, che partecipa al campionato di C2 e svolge attività di propaganda. La presenza è salva, ma nel 1993-1994 anche la Lazio "depennata" riprende l'attività dalla C2. Non mancheranno le polemiche tra la due Lazio, ma in poco tempo entrambe sono promosse in seria B. Una importante assemblea all'Hotel Summit del lazialissimo Aldo De Luca, ed una conferenza stampa al Circolo Canottieri Lazio sanciranno l’unificazione dei due Rugby Club (ottobre 1998). Anno 2000, le prime convocazioni nelle nazionali giovanili sono il concreto segnale che la Lazio è in campo con nuovi personaggi e nuovi eccellenti giocatori da consegnare alla storia. Ci sono idee, obiettivi, speranze e tanta passione, ed è quanto basta per tendere all'eccellenza.
Nel 2000 il Presidente della U.S. Primavera Rugby Gianni Leonardi ed alcuni suoi Dirigenti, con grande intuito si accordava con il Vice Presidente della S.S. Lazio Rugby Pierluigi Bernabo’ ed i suoi Dirigenti, per la realizzazione di un Progetto ambizioso che iniziava dalla unificazione dei settori "Seniores" e "Giovanili Under 17 e Under 19" della SS. Lazio Rugby e della U.S. Primavera Rugby. La S.S. Lazio Rugby assume cosi’ la denominazione S.S. Lazio e Primavera Rugby e conserva il codice di iscrizione alla Federazione Italiana Rugby della SS. Lazio Rugby.
Questa iniziativa ha fornito maggiore slancio al rugby praticato al Centro Giulio Onesti dell'Acquacetosa in Roma, unendo le forze di squadre che comunque si erano già distinte per i risultati ottenuti soprattutto nel settore giovanile e per lo stile della gestione.
Il Progetto ha raggiunto risultati eccellenti: la formazione senior ottenne la Serie A, vincendo tutte le partite in Serie B, le squadre giovanili si sono sempre distinte con risultati ragguardevoli, raggiungendo quasi tutti gli anni le semifinali Nazionali ed una volta la finale Nazionale Under 19.
Nel campionato 2002-2003 erano ben 23 gli atleti selezionati nelle varie Nazionali Giovanili di Categoria. Questo e' stato un successo storico per il rugby romano che solo pochi anni prima riusciva a proporre solo un paio di atleti giovanili di interesse nazionale.
Tra gli Atleti che sono stati o sono ancora di interesse nazionale ricordiamo: Valerio Bernabò, Ludovico Nitoglia, Michele Sepe, Gabriele Gentile, Emanuele Leonardi, Nicola Leonardi, Michele Nitoglia, Giovanni Manozzi, Simone Milazzo, Massimo Pedretti, Pierpaolo Rota, Lorenzo Nardi, Fabrizio Sepe, Diego Varani. Nel Gennaio 2007 Simone Milazzo e' stato tra gli Atleti premiati in Campidoglio dalla Polisportiva Lazio, quale Atleta emergente di Roma. Valerio Bernabo' (in forza al Calvisano) ha calcato per la prima volta il Campo di Rugby del Twickenam in occasione del Match del 6 Nazioni del Febbraio 2007, con la Nazionale Maggiore.
Renzo Nostini e' stato il presidente della squadra fino alla sua scomparsa. Nel luglio 2006 gli e' succeduto l'avvocato Alfredo Biagini che ha portato il suo entusiasmo di ex atleta e professionista di rilevanza nazionale, rilanciando il progetto iniziale che risultava ormai parzialmente esaurito. In occasione del Campionato di Rugby di Serie A 2006-2007 recupera il nome originale e, in accordo con la F.I.R., per ricordare la propria appartenenza alla Polisportiva S.S. Lazio quale Sezione Rugby della stessa, si chiama Polisportiva S.S. Lazio Rugby 1927.
Attualmente milita nella Serie A con la denominazione di Ing. E. Mantovani Lazio .
[modifica] Voci correlate
- Rugby
- Elenco di squadre di rugby italiane
- La storia del rugby in Italia
- Federazione Italiana Rugby
- Società Sportiva Lazio
[modifica] Altri progetti
Articolo su Wikinotizie: Serie A 2006-2007 (rugby)
[modifica] Collegamenti esterni
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