Porta a Porta
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Porta a Porta è una rubrica televisiva di approfondimento delle tematiche politiche e di attualità condotta da Bruno Vespa. Da sempre, la trasmissione è andata in onda su Rai Uno.
L'allestimento e la collocazione del programma all'interno del palinsesto sono rimasti immutati negli anni. Bruno Vespa invita politici, esperti, e personaggi televisivi a confrontarsi sul tema della serata; gli ospiti intervengono uno per volta, facendosi introdurre attraverso una porta (da cui il nome del programma).
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[modifica] Avvenimenti rilevanti
Attraverso la trasmissione di Porta a porta Bruno Vespa ha affrontato temi spesso controversi, con la partecipazione di personaggi della politica nazionale di altissimo profilo istituzionale. Si ricordano in particolare i seguenti episodi:
- Il primo ospite del giorno 22 Gennaio 1996 fu Romano Prodi, e fu così che la trasmissione aprì il primo ciclo. Si discuteva sulle elezioni del 1996. Il 23 Gennaio dello stesso anno furono ospiti Massimo D'Alema e Gianfranco Fini. Si discuteva sulla Politica ma si parlava anche della Satira.
- Nel 1998, durante una puntata celebrativa del ventesimo anno di pontificato di Giovanni Paolo II, il pontefice intervenne spontaneamente durante la trasmissione, con un collegamento telefonico.
- Il 1 febbraio 2001 il ministro Katia Bellillo dopo mezz'ora di insolenze dà un calcio alla parlamentare Alessandra Mussolini
- L'8 maggio 2001, alla vigilia delle elezioni politiche nazionali, il futuro primo ministro Silvio Berlusconi scelse proprio gli studi di Porta a porta per annunciare il suo celebre impegno programmatico con gli elettori, il cosiddetto Contratto con gli Italiani.
- L'11 settembre 2001 furono abbattute nella città di New York le Torri Gemelle e di seguito colpito anche il Pentagono. La trasmissione diede spazio ai colleghi di New York per il terribile attentato, e di seguito fu ascoltato anche il presidente degli Stati Uniti George W. Bush. Il 7 ottobre successivo la città di Kabul, in Afghanistan, fu attaccata; la trasmissione durò più del solito, con varie edizioni straordinarie del Tg1.
- Nel 2003, durante la Seconda guerra del Golfo, Vespa ottenne per Porta a Porta una intervista esclusiva al dittatore iracheno Saddam Hussein.
- Il 12 novembre 2003 morirono in un grave attentato a Nassiriya in Iraq, numerosi Carabinieri e Militari dell'Esercito Italiano. La trasmissione subì modifiche nel palinsesto, con diverse edizioni straordinarie del Tg1. Negli studi di Porta a porta dello stesso giorno fu presentato un plastico della città di Nassiriya. Tra gli ospiti era presente anche il Generale Mario Arpino, che mostrò al conduttore la dinamica dell'attentato. Nella puntata del 18 novembre dello stesso anno, un Carabiniere suonò l' "Inno del Silenzio", per ricordare i 19 Carabinieri morti.
- Nel 2003, il conduttore Vespa si collega con il Presidente dell' Unione Musulmani d'Italia Adel Smith, che lanciò pesanti anatemi contro Papa Wojtyla e contro il crocefisso. Il conduttore si oppose a Smith e chiuse frettolosamente il collegamento.
- Il 14 aprile 2004 alle ore 22:10, morì l' ostaggio italiano Fabrizio Quattrocchi ucciso dai rapitori. La notizia fu diffusa in tutto il mondo in particolare dall' emittente araba Al Jazeera dal Cairo. Bruno Vespa dedica una puntata alla morte di Quattrocchi, nel momento che Raiuno stava trasmettendo ancora il Premio dei David di Donatello. Tra gli ospiti c'era il ministro Franco Frattini e in collegamento c'era Renato Farina, vicedirettore del quotidiano Libero. Di fronte alla domanda di Vespa Frattini ammise, nel corso della trasmissione, di avere notizia dell'uccisione di uno degli ostaggi.
- Il 2 aprile 2005 morì Papa Giovanni Paolo II e Vespa annunciò commosso il tema dell'argomento "Addio Karol", collegandosi prima con Piazza San Pietro a Roma con Filippo Gaudenzi, e poi con Cracovia, dove Woityla fu arcivescovo, con Ennio Remondino. Il 19 aprile dello stesso anno fu eletto il nuovo Papa Benedetto XVI il conduttore fece una puntata speciale della trasmissione sull'elezione del nuovo pontefice. Tra gli ospiti, anche Don Stanislao Dziwisz, segretario personale di Wojtyla.
[modifica] Critiche
Nonostante il successo di pubblico, la trasmissione è stata più volte oggetto di critiche per il presunto asservimento al potere governativo, per il fatto che spesso sono stati trattati alcuni argomenti futili pur in presenza di temi più seri (a detta di alcuni per "mascherare" quest'ultimi), per il mantenimento del "monopolio" della seconda serata sulla rete ammiraglia RAI, per il costante uso di ospiti di bella presenza ma, secondo i critici, di scarsa competenza sui temi trattati (come Valeria Marini, Alba Parietti, Flavia Vento) e per un certo gusto morboso nella scelta dei temi (manifestato ad esempio nelle innumerevoli puntate sull' omicidio di Cogne).
[modifica] Curiosità
Nel 2001, Pippo Baudo apriva il collegamento con Bruno Vespa negli studi di Porta a Porta, facendolo sfiorare di 20 minuti. Baudo che in quell' anno presentò Numero Uno, si impose a Vespa dicendogli che non gli pareva giustificato il modo di salutare il conduttore, mentre Vespa gli rispose:
«Pippo mio, sono le 11 e mezzo fa tu... eh beh le 11 e 25, c'è il telegiornale...»
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[modifica] Cast storico
- Bruno Vespa è il conduttore e ideatore della trasmissione.
- Paolo Baroni è il maggiordomo Gustavo.
- Marco Aleotti è il regista della trasmissione.