Raffaele Zappa
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ZAPPA Raffaele nacque a Pescocostanzo (L'Aquila) il 3 marzo 1855 da Donato, orefice, e da Giovanna Donatelli.Dopo essersi diplomato presso l'Istituto Magistrale di Popoli (Pescara),nel 1878 si laureò in Medicina veterinaria presso la Scuola Superiore di Medicina veterinaria di Milano nella quale restò per circa un anno come assistente. Nel 1879 fu nominato Veterinario aggiunto presso il Regio Stabilimento di Zootecnia di Reggio Emilia. Nella stessa città esercitò l'insegnamento presso la Regia Scuola di Zootecnia e Caseificio. Nel 1889, conseguì la libera docenza.Dal 1891 e fino al 1894 fu incaricato dell'insegnamento della zootecnia presso la Regia Scuola Superiore di agricoltura (oggi Facoltà di agraria) di Portici (Napoli). Dal 1894 al 1900 tornò a Reggio Emilia quale Professore titolare nella Regia S.S.di Zootecnia e Caseificio.Nel 1900 fu nominato Professore Straordinario di Zootecnia presso la R.S.S. di Agricoltura di Milano (attuale facoltà di Scienze Agrarie. Promosso Ordinario, dal 1902 insegnò presso la R.S.S. di Agricoltura di Portici dove restò fino al 1919, anno in cui fu trasferito a Napoli presso la R.S.S. di Medicina veterinaria (oggi Facoltà di Veterinaria) nella quale fu prima Direttore (dal 1922 al 1924) e quindi Preside fino al collocamento in pensione. A Napoli morì il 14 novembre 1935. Persona schiva e irreprensibile, condusse i suoi studi e formulò le sue teorie ponendo particolare attenzione agli aspetti pratici dell'esercizio veterinario e delle tecniche di allevamento. Fu tra i primi ad approfondire i sistemi di alimentazione animale, segnatamente del processo di allattamento artificiale, fino a realizzare i famosi poppatoi Zappa, più tardi denominati Zappa-Pirocchi, conosciuti ed impiegati in tutto il mondo. Nell'ambito di tali studi ideò e realizzo anche una mungitrice meccanica. Approfondì la conoscenza della meccanica delle funzioni fisiologiche dei cavalli a partire dal gioco dei muscoli e dell'articolazione delle leve scheletriche del cavallo, raccogliendo in un manuale le lezioni che da giovane impartiva ai maniscalchi. Inventò e costruì un geniale apparecchio per dimostrare la circolazione del sangue nei mammiferi. Nel 1900 fu stampato a Milano un opuscolo illustrato dal titolo "Nuovo sistema per l'allattamento artificiale" in cui descriveva i nuovi poppatoi e un nuovo tipo di truogoli ideato per razionalizzare l'allevamento ed abbassare i costi delle gestioni aziendali. A Reggio Emilia conobbe la moglie Violantina da cui ebbe sette figli e numerosi nipoti.