Santi Aimo e Vermondo
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Aimo e Vermondo Corio, erano due nobili fratelli che sarebbero vissuti nell'VIII secolo. Sono venerati come santi dalla Chiesa cattolica e patroni di Meda.
La festa liturgica dei santi Aimo e Vermondo viene celebrata il 13 febbraio.
[modifica] Una leggenda devozionale
Secondo una leggenda della tradizione devozionale, la Legenda venerabilium virorum Aymonis et Vermondi, un giorno, mentre erano a caccia nei boschi intorno a Meda, si sarebbero trovati ad affrontare un branco di cinghiali particolarmente grossi e feroci che avrebbero preso a scavare alle radici dell'albero su cui Aimo e Vermondo avevano cercato di trovare rifugio. Vedendosi perduti dall'imminente cedimento della pianta, i due fecero voto di fondare sul luogo (dove già si trovava una edicola dedicata a san Vittore) un monastero, e di ritirarsi a condurre una vita di preghiera: miracolosamente i cinghiali si sarebbero dileguarti.
Aimo e Vermondo fondarono il convento promesso, dove trascorsero il resto della vita.
Tale leggenda è stata illustrata da Anovelo da Imbonate su due manoscritti miniati della fine del XIV secolo (uno si trova alla Biblioteca Trivulziana e uno al Paul Getty Museum).