Sensismo
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Il sensismo è una corrente filosofica che sottolinea in modo particolare il valore dell'esperienza sensibile (dei cinque sensi). In particolare esso sostiene che la conoscenza coincida, in modo esclusivo, con le risultanze dovute all'uso dei sensi.
Il termine è stato attribuito prevalentemente alla dottrina di Condillac espressa (nel Traité des sensation, 1754), la quale riprende molte formulazioni che erano state proprie delle teorie di Locke, eliminandone però gli aspetti più propriamente psicologici, e sottolineando come tutte le facoltà conoscitive si sviluppino, in modo più o meno diretto, dall'azione dei sensi. Famoso in questo senso è l'esempio, svolto da Condillac, di una statua a fattezze umane, la quale progressivamente si anima man mano che prendono vita i vari sensi, e in particolare il tatto, il quale le permette la consapevolezza della realtà propria e del mondo circostante.
Va sottolineato che il sensismo non coincide con il materialismo, giacchè esso si limita a esprimere la posizione di chi afferma il primato della conoscenza sensibile, senza tuttavia determinare in alcun modo i contenuti che questa conoscenza può raggiungere. La posizione sensista riguarda quindi esclusivamente la forma della conoscenza, in particolare il modo in cui si formano e si espletano le varie facoltà conoscitive. Proprio in ragione di questo, Condillac potè teorizzare l'esistenza di Dio e l'immortalità dell'anima, congiungendo sensismo gnoseologico e spiritualismo.
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