Sormani
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Sormani è il cognome di una famiglia del patriziato lombardo originaria di Sormano e spostatasi quindi a Milano e a Reggio Emilia.
Di origine probabilmente longobarda, il possesso del feudo di "Sormanno in Valassine" è attestato dal XIII secolo. All'inizio del XV secolo la famiglia si era trasferita a Milano dove ricoprirono diverse magistrature cittadine. A questo casato si deve il palazzo oggi sede della biblioteca centrale di Milano.
Nel XVI secolo un Carlo Sormani fu privato del feudo dal re di Francia Francesco I per aver parteggiato per gli Sforza, mentre Girolamo Camillo, della stessa famiglia, ottenne delle terre a Valbrona. Tornati a Milano, Paolo aumentò le fortune familiari esercitando l'attività di banchiere.
Nel 1636 il re di Spagna FIlippo IV assegnò a Paolo Giuseppe l'importante feudo di Missaglia nella Brianza un figlio di costui combatté nell'esercito spagnolo, ebbe incarichi di ambasciatore nelle altre corti europee e fu governatore di Pavia per Carlo VI. Maria Teresa d'Asburgo attribuì ai Sormani il titolo di conti dell'Impero.
Giuseppe di Francesco Sormani si trasferì nel 1699 a Montecebio e quindi a Reggio Emilia nei domini degli Estensi. Nel 1776 anche questo ramo acquisì il titolo comitale da parte del duca Filippo III d'Este.
Lo stemma nobiliare è riportato come "D' argento, al leone d' azzurro, sostenente colla destra un castello torricellato di due torri di rosso".