Strame
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Lo strame è una parola che indica genericamente la erba falciata e seccata, utilizzabile per diversi scopi.
Lo strame è ottunuto come prodotto secondario di diverse colture e da vegetali spontanei.
Se lo strame è stoppia, cioè steli del frumento o di altro cereale che restano nel campo dopo la mietitura, tale erba secca viene utilizzata comunemente come foraggio per il bestiame o come loro lettiera. In quest’ultima funzione possono essere utilizzati anche vegetali meno pregiati.
Alcuni vegetali che presentano particolari doti meccaniche, come strame possono essere utilizzati per la realizzazione di molti oggetti tipici della quotidianità rurale. L’impiego tipico è, appunto, l’impagliatura delle sedie, la realizzazione di ceste, gerle, borse, vesti per fiaschi, scope e oggetti decorativi di arredamento. La raccolta dello strame, in quest’ultima funzione, è una tradizionale attività di complemento dei lavoratori agricoli.
Lo strame in altra epoca, o ancor oggi in zone del mondo disagiate, ha avuto anche funzione di materiale da costruzione: con esso è possibile la realizzazione di intere capanne o di tetti per edifici in legno o muratura.