Tabarka
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Tabarka o Tabarca. Baia con piccolo porto (5000 abitanti circa) della Tunisia, sul Mediterraneo, presso il confine con l'Algeria.
È l'antica Thabraca, toponimo di evidente origine libico-berbera, buon rifugio di navi, poi colonia romana, sede cristiana dal IV secolo.
In seguito l'isola venne data dal bey di Tunisi in concessione alla famiglia genovese dei Lomellini, che ad essa erano interessati per la pesca del corallo. Questi Lomellini facevano parte dell'entourage di Andrea Doria che dirigeva Genova, ed erano legati per vincoli parentali alla famiglia dei Grimaldi (secolo XVI). La concessione era probabilmente dovuta ad un mai rivelato ma probabile riscatto per la liberazione del corsaro turco Dragut, catturato nel 1540 da Giannettino Doria, nipote di Andrea Doria. I Lomellini colonizzarono l'isola di Tabarca con un gruppo di abitanti di Pegli, località vicina a Genova, dove avevano varie proprietà ed un grandioso palazzo di villeggiatura.
Nel 1741 Tabarca fu occupata dal bey di Tunisi che rese schiavi gli abitanti; costoro furono poi riscattati da Carlo Emanuele III che li condusse nelle isole diSan Pietro e Sant'Antioco in Sardegna dove dettero origine alle comunità di Carloforte e di Calasetta. In conseguenza di ciò, il dialetto di queste due località, il cosiddetto tabarchino, è un dialetto di tipo ligure in un territorio linguisticamente sardo, di un tipo completamente differente.
La regione di Tabarka ebbe una sinistra fama negli ultimi decenni dell'Ottocento per via delle scorrerie dei Crumiri, una tribù dell'entroterra particolarmente rapace che effettuava incursioni in territorio algerino e depredava le navi che si avventuravano o si incagliavano di fronte alle sue coste (le scorrerie dei Crumiri furono poi il pretesto dell'intervento francese nel 1881 che ridusse la Tunisia a un protettorato).
L'economia della città è fondata sulla pesca (praticata soprattutto da pescatori di sardine in buona parte italiani) e sul commercio (esportazione di pesce). Non ancora molto elevato ma in costante crescita il movimento turistico.
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Gli abitanti di Tabarca, dopo la cattura e la schiavitù, in parte furono riscattati, ed inviati a popolare varie terre semiabbandonate in Sardegna ed in Spagna. Fondarono così Carloforte presso Sant'Antioco, Nieva Tabarca in Spagna, etc..