Teleobiettivo
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In fotografia e cinematografia, un teleobiettivo è un obiettivo la cui lunghezza focale è significativamente maggiore di quella degli obiettivi normali.
Per una fotocamera standard 35 mm, per "obiettivo normale" si intende normalmente una lunghezza focale intorno ai 50 mm, e per "teleobiettivo" si intende un obiettivo con lunghezza focale di 70 mm o maggiore.
Venne inventato da Francesco Negri, fotografo italiano attivo a cavallo di secoli XIX e XX.[1]
[modifica] Caratteristiche e applicazioni
I teleobiettivi hanno la funzione fondamentale di ingrandire il soggetto dell'inquadratura. L'effetto però non è identico a quello che si otterrebbe avvicinandosi al soggetto, a causa dei diversi effetti della distorsione prospettica dovuta alla distanza fra soggetto e fotocamera.
In sostanza, i diversi piani che entrano nell'inquadratura appaiono più vicini l'uno all'altro di quanto non apparirebbero avvicinandosi e mantenendo una lunghezza focale più corta. Inoltre, il teleobiettivo riduce la profondità di campo rispetto agli obiettivi con lunghezze focali minori (questa affermazione non è "letteralmente" vera; per una trattazione più precisa e tecnica della profondità di campo, vedi la voce relativa). Per questo motivo, in molti casi il teleobiettivo viene consigliato per i ritratti, in quanto isola maggiormente il soggetto a fuoco dallo sfondo sfocato. Inoltre, la distorsione prospettica introdotta dal teleobiettivo tende ad addolcire i tratti del viso, "schiacciandoli" leggermente, con un effetto estetico generalmente apprezzabile.
Il teleobiettivo è evidentemente molto indicato per la fotografia naturalistica (per esempio per i fotosafari) in quanto consente scatti "ravvicinati" ad animali pericolosi o, viceversa, che scapperebbero se il fotografo si avvicinasse eccessivamente. Per questo tipo di applicazioni, i fotografi semiprofessionisti e professionisti usano spesso teleobiettivi (o zoom) con lunghezze focali molto lunghe (sopra i 300mm), che sono spesso detti "supertele". Per motivi analoghi, il teleobiettivo viene spesso usato per effettuare "scatti rubati", ovvero realizzati senza che il soggetto si renda conto di essere ripreso.
Proprio a causa dell'ingrandimento del soggetto, il teleobiettivo richiede di maggiore stabilità per evitare il mosso o il micromosso. Per il supertele, in molti casi, l'uso di un treppiede o di un supporto analogo può essere indispensabile. Per lo stesso motivo, con i teleobiettivi e i supertele si preferisce normalmente usare pellicole veloci, per esempio sopra i 400 ISO.
[modifica] Note
- ↑ c.f.r. Enciclopedia Treccani come indicato su arte.go.it.