Teodato Ipato
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Teodato Ipato (o Diodato) (data nascita sconosciuta – data morte sconosciuta) è stato un doge veneziano.
Fu il quarto Doge della Repubblica di Venezia. Assume il dogado cinque anni dopo la morte di Orso Ipato, suo predecessore: la morte di quest'ultimo infatti aveva segnato un breve ritorno al vecchio regime dei magistri militum sotto l'influenza dell'Esarca e quindi di Bisanzio, per cui si erano succeduti annualmente Leone Domenico, Felice Corniola, Orso Diodato e Gioviano, insignito questo del titolo di Ipato per avere reinsediato l'Esarca a Ravenna. Una volta che l'Esarca fu lontano da Eraclea, dove risiedeva allora il governo dei Venetici, Gioviano fu accecato, rasato a zero per sfregio e scacciato. La sede del governo venne trasferita da Eraclea a Malamocco e venne eletto Doge il magister militum Teodato, benvisto da Bisanzio che lo insignisce subito del titolo di Ipato, al solito adottato poi dai cronisti come cognome. Dopo aver costruito il castello di Brondolo come difesa dai Longobardi (ma anche per controllare le rotte delle navi fra Ravenna e la laguna), non interviene in difesa di Ravenna quando Astolfo la assedia e la conquista, ma anzi rinnova l'antico trattato concluso con Liutprando, cosa che gli aliena le simpatie di Bisanzio. Dopo l'arrivo dei Franchi di Pipino il Breve, che scacciano le truppe di Astolfo, Teodato è politicamente isolato e fra i venetici nasce una congiura, con a capo Galla Lupanio, per liberarsi di una figura che ormai era loro soltanto di peso: Teodato viene accecato, rapato a zero e scacciato.
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Governo dei Magistri Militum | 742-755 | Galla Lupanio |