Trattato di Chrabr
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Il trattato di Chrabr (o trattato "Sulle Lettere") è uno scritto polemico contro gli avversari delle lettere slave, composto tra il 900 e il 910, nel regno dello Zar bulgaro Simeone il Grande. Dell'autore si conosce solo il nome (Chrabr, che risulta essere un soprannome: "combattivo"), forse un intelletuale membro della scuola di Preslav (antica capitale bulgara).
Questo scritto si inserisce in una Bulgaria, dove erano appena state introdotte le lettere slave (l'alfabeto glagolitico, che arriva in terra bulgara con gli ecclesiastici fuggiti dalla Grande Moravia attorno al 885): rimanevano, quindi, molte diffidenze nei confronti di queste, segnatamente da parte dei Trilinguisti e da parte degli intellettuali imbevuti di cultura greca (che preferivano, quindi, utilizzare l'alfabeto greco).
Secondo l'autore del trattato, le lettere slave non sono meno sante di quelle greche, ma, anzi, sono state concepite da un santo (Costantino, meglio conosciuto come Cirillo), al contrario di quelle greche concepite da dei pagani. Inoltre, le lettere greche non risultano nemmeno originariamente concepite dal Creatore, ma sono derivate da un altro alfabeto e sono state rimodellate più volte.
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