Viperidae
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Viperidae | ||||||||||||
![]() Vipera aspis |
||||||||||||
Classificazione scientifica | ||||||||||||
|
||||||||||||
Sottofamiglie | ||||||||||||
|
Alla famiglia dei Viperidi appartengono i serpenti più evoluti, dotati di un sistema velenifero che, avendo raggiunto il massimo della perfezione, li rende i cacciatori più provetti e più temuti. Hanno denti appuntiti, detti zanne, vuoti internamente che funzionano come aghi da siringa e iniettano il veleno direttamente nella ferita; il veleno, prodotto in grande quantità dalle ghiandole situate su entrambi i lati della testa, è estremamente tossico e distrugge le cellule del sangue e i tessuti. Viene spinto fuori con violenza dalle ghiandole per mezzo dei grossi muscoli mascellari che con le ghiandole stesse conferiscono alla testa la caratteristica forma larga e triangolare. Un sistema complesso di ossa permette la rotazione dei denti: quando il serpente apre la bocca, questi denti dalla posizione orizzontale di riposo si alzano di novanta gradi e diventano molto efficaci nel morso; se si rompono o cadono vengono rimpiazzati da altri situati posteriormente.
Il corpo dei Viperidi, tipicamente tozzo, è corto e grasso con la coda corta e ben distinguibile dal corpo stesso, la testa larga è ben definita rispetto al collo grazie soprattutto alle ghiandole velenifere e ai relativi muscoli e gli occhi sono abbastanza grandi e di norma hanno grandi le pupille verticali. Le scaglie sono per lo più embricate e danno a questi rettili un aspetto rugoso.
I serpenti che appartengono alla famiglia Viperidae sono lunghi da 28 cm (Bitis schneideri, Viperinae) ad oltre 3,6 m (Lachesis muta , Crotalinae); si cibano di mammiferi, uccelli ed altri vertebrati. Abitano una grande varietà di habitat, dalle foreste tropicali, ai deserti, alle montagne, possono essere terrestri, acquatiche o arboricole. La maggior parte delle specie sono ovovivipare (danno alla luce piccoli vivi), ma ci sono anche specie ovipare (depongono uova).
Le 221 specie di Viperidi sono classificate in 2 sottofamiglie: Viperini, o vipere vere, e Crotalini, o vipere con l'organo a fossetta.
[modifica] Viperini
I Viperini, diffusi in tutta l'Africa, in gran parte dell'Asia ed in Europa, quasi costantemente ovovivipari o deponenti uova già prossime alla schiusa, in Europa sono rappresentati unicamente dal genere Vipera (peraltro presente anche in Africa ed in Asia) del quale in Italia esistono 4 specie: l'aspide (Vipera aspis), la nostra specie più comune, divisa in varie sottospecie, il marasso (Vipera berus), la vipera dal corno (Vipera ammodytes) e la vipera dell'Orsini (Vipera ursinii). La distinzione dagli innocui Colubridi è agevolata dal fatto che la testa, larga posteriormente e a muso breve, è appiattita, ristretta a livello del collo e coperta in prevalenza, più che da scudi, da piccole squame cornee, di cui quelle dorsali carenate; gli occhi hanno una pupilla non rotonda, come nei Colubridi, ma a forma di stretta fessura verticale e, a differenza di quanto si riscontra nei Colubridi, fra l'occhio e il margine della mascella superiore le squame cornee sono distribuite in più di una fila. Il tronco è piuttosto massiccio e un po' depresso, la coda breve ed appuntita. Tra le vipere più grandi e pericolose extraeuropee citiamo Vipera russelli, che spesso supera un metro di lunghezza e vive in luoghi soleggiati ed a scarsa vegetazione di tutta l'India, dell'isola di Ceylon, della Birmania e della Tailandia. Aspis cerastes, o vipera cornuta delle sabbie, e l'affine Aspis vipera, di più modesta mole, ambedue molto pericolose, vivono invece nei deserti dell'Africa settentrionale e dell'Arabia. Altri generi africani ed asiatici sono Atractaspis, Echis e Bitis, tra cui Bitis arietans o vipera soffiante, lunga sin oltre un metro e mezzo, delle rade boscaglie e delle zone semidesertiche africane a sud del Sahara e nell'Arabia meridionale. I generi Causus ed Atherias sono esclusivi dell'Africa.
[modifica] Crotalini
I Crotalini hanno una distribuzione geografica in gran parte differente da quella dei Viperini, vivendo in parte nell'Asia, ma soprattutto in America. Un loro carattere distintivo rispetto ai Viperini è la presenza da ambo i lati della testa, tra la narice e l'occhio a pupilla verticale, di una profonda fossetta sensoriale scavata nell'osso mascellare ed innervata dal trigemino, dotata della capacità di percepire la presenza di corpi a temperatura più elevata che quella dell'ambiente e, pertanto, la vicinanza di animali a sangue caldo, che costituiscono le prede abituali. Da qui il nome di «serpenti dalle fossette» che viene spesso attribuito a questi Ofidii. Inoltre nel genere Crotalus, diffuso con varie specie in Nordamerica e nell'America centrale e meridionale, l'estremità della coda è coperta da un cosiddetto crepitacolo o sonaglio formato da una fila di sino circa dieci involucri cornei (residuo delle periodiche mute della pelle) articolati tra di loro che, urtandosi l'uno con l'altro, provocano un caratteristico suono quando l'animale, irritato, fa vibrare velocemente la coda in senso laterale; le ultime vertebre della coda, fuse insieme in un pezzo unico, fungono da sostegno al crepitacolo. Da ciò deriva il nome di «serpenti a sonagli» attribuito ai componenti del genere Crotalus, che annovera tra le specie più pericolose Crotalus horridus degli Stati Uniti d'America e Crotalus terrificus diffuso dall'Arizona all'Argentina. Degli altri generi della sottofamiglia Crotalini solo Sistrurus, che con specie di piccola taglia vive in America settentrionale, presenta la coda terminata da un piccolo sonaglio. Fra le altre forme, prive di sonaglio, citiamo: in America il gigantesco «terrore dei boschi», Lachesis muta, che può superare la lunghezza di 3 m e il «ferro di lancia», Bothrops atrox; sia in America che in Asia il genere Agkistrodon con varie specie abitatrici d'acque dolci e divoratrici di pesci; soltanto in Asia il genere Trimeresurus con una ventina di specie.