Vita brevis, ars longa, occasio praeceps, experimentum periculosum, iudicium difficile
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Vita brevis, ars longa, occasio praeceps, experimentum periculosum, iudicium difficile è una locuzione in lingua latina il cui significato letterale è "la vita è breve, l'arte è lunga, l'occasione fuggevole, l'esperimento pericoloso, il giudizio difficile".
La frase non appartiene alla letteratura latina, ma è una traduzione successiva di un aforisma di Ippocrate di Kos (Aforismi, 1, 1), il cui originale è "Ὁ βίος βραχὺς, ἡ δὲ τέχνη μακρὴ, ὁ δὲ καιρὸς ὀξὺς, ἡ δὲ πεῖρα σφαλερὴ, ἡ δὲ κρίσις χαλεπή" (Ho bíos brachýs, he de téchne makré, ho de kairós oxýs, he de peîra sphaleré, he de krísis chalepé).
In forma abbreviata - Vita brevis, ars longa - l'aforisma è citato da Seneca nel suo De brevitate vitae (1, 1): Inde illa maximi medicorum exclamatio est: «vitam brevem esse, longam artem» ("da ciò deriva quella celebre esclamazione del più grande dei medici: «la vita è breve, lunga l'arte»"), anche se il filosofo latino, traducendo, opera il chiasmo, dando rilievo maggiore al contrasto degli aggettivi.
Si tratta, in ogni caso, di una sintesi di saggezza morale che riunisce in un breve testo alcuni concetti cardine sia della filosofia e della metodologia ippocratea (sempre attenta a ribadire l'importanza dello studio e la difficoltà dell'analisi diagnostica) sia, più in generale, dell'antichità (la brevità della vita e la fugacità del tempo).
Nella sostanza, il messaggio è questo: in tutte le arti, la vita di un uomo è insufficiente per raggiungere la perfezione, che suppone l’esercizio progressivo di più generazioni.
[modifica] Curiosità
La frase è il motto del Progetto Medicina.