Vittorio Bodini
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Vittorio Bodini (Bari, 6 gennaio 1914 – Roma, 19 dicembre 1970) è stato un poeta e traduttore italiano, uno dei maggiori interpreti e traduttori italiani della letteratura spagnola (Federico García Lorca, Miguel de Cervantes, Francisco de Salinas, Rafael Alberti, Quevedo).
I suoi studi e le sue traduzioni sono ancora oggi reputate dei modelli. Si interessò della traduzione delle opere dei poeti surrealisti spagnoli (I poeti surrealisti spagnoli, Einaudi, Torino, 1957) e scrisse anche Sul Barocco di Gòngora (Roma, 1964). È stato un poeta che ha attraversato tutte le avventure artistiche del Novecento europeo.
[modifica] Biografia
Nato a Bari da genitori leccesi, visse a Lecce sino all'età di 23 anni, quando si stabilì a Firenze per studiare filosofia all'università locale. Nel capoluogo toscano conobbe Mario Luzi, Piero Bigongiari e Alessandro Parronchi, si avvicinò al socialismo e compose le prime liriche.
Tornato a Lecce dopo la laurea, collaborò con alcune riviste e aderì a "Giustizia e Libertà". Nel 1946, dopo la prima guerra mondiale, si recò in Spagna, dove per un triennio fu lettore di italiano. Nel 1952 fu nominato professore di Letteratura spagnola all'Università di Bari e nel decennio successivo fu autore di importanti traduzioni dallo spagnolo di testi scritti dai poeti surrealisti e da Federico García Lorca. Nell'ultimo decennio della sua esistenza visse a Roma, rimanendo legato al Salento, sua terra d'origine, anche con poesie ad essa dedicate.