Witiza
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Witiza fu sovrano del regno dei Visigoti in Spagna (dal 702 al 710).
Succeduto al padre Égica, si dimostrò un sovrano più clemente di quest'ultimo. Cosciente delle tensioni create dalle persecuzioni dei suoi predecessori, richiamò coloro i quali erano stati esiliati da suo padre, restituendo loro le proprietà e gli schiavi precedentemete confiscati.
L'inizio del suo regno coincise con la celebrazione del XVIII Concilio di Toledo, di cui non si sono conservati gli atti ma durante il quale, con tutta probabilità, venne riconosciuta l'autorità di Witiza.
Tale concilio fu presieduto dal metropolitano Felix, a cui succedette Gunderico o Gulderico. Quest'ultimo dovette forse restare in carica per pochi anni, poiché -verso la fine del regno di Witiza- la carica di metropolitano era rivestita da Sindredo, che guidò il clero con mano ferrea, applicando rigidamente i dettami regi.
Poco si conosce del regno di Witiza: stando a un cronista anonimo, continuatore della Cronaca di Sant'Isidoro, si trattò di un periodo di prosperità per la Spagna. Negli ultimi anni di governo, Witiza associò al trono il figlio Agila, che tuttavia non incontrò il favore della nobiltà gota.
Dopo la morte di Witiza nel 710, alcuni funzionari goti (forse gli stessi che erano stati perseguitati da Égica) cedettero il trono a Roderico (conosciuto anche come Rodrigo), il quale però dovette affrontare l'opposizione di buona parte della nobiltà e del clero.
Predecessore: Egika |
Re deiVisigoti 702–710 |
Successore: Roderico |
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