Sant'Apro
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Sant'Apro è un santo sconosciuto alla maggior parte del mondo, inclusa la cerchia dei più fedeli cattolici.
Le leggende del Cusio, tramandano come sia diventato il Santo patrono di Cesara.
Diventata una parrocchia autonoma, Cesara non aveva un Santo Patrono, e il parroco Don Giuseppe accompagnato da un chierichetto parti' per recarsi fino a Novara, a chiedere al Vescovo a chi si dovesse dedicare la neonata parrocchia. La via, percorsa a piedi, è lunghetta, e spesso polverosa. Fatto sta che, arrivati a Novara, i due erano stravolti. Il chierichetto, afflitto da una fiacca, trascinava i piedi e si era rinchiuso dietro un broncio piagnucolante, mentre il parroco, complice anche il vento levatosi lungo il cammino, tossiva a più non posso, e non faceva che schiarirsi la gola.
Giunti finalmente a Novara, i due si recarono senza indugio dal vescovo: era stata tutt'altro che un'allegra scampagnata, e entrambi non vedevano l'ora di rientrare, quindi senza tante cerimonie Don Giuseppe spiego' al segretario del vescovo il motivo della visita. Questi lo fece entrare nello studio del vescovo, e cerco di far passare il messaggio, ma ahimé il vescovo (ormai anziano), era sordo come una campana. Il parroco aveva ormai perduto quasi tutta la voce, quando il segretario riusci' a far dirigere il benamato vescovo verso un cassettino in cui erano conservate delle targhette coi nomi di tutti i Santi. Ancora un po' incerto, il vescovo balbetto due o tre volte: "Apro? Apro? Apro!" riferendosi al cassetto.
Don Giuseppe, ormai sfinito, disse "Ha detto Sant'Apro", acchiappo' il chierichetto e filo' via, a intitolare la sua nuova parrocchia a Sant'Apro, senza indugio!