Aes rude
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Monetazione romana |
Aes rude (cioè bronzo non lavorato) è un tipo di pre-moneta romano costituito da pezzi irregolari di bronzo. Tecnicamente non si può parlare di monete perché non ne ha la forma, mancano segni che ne identifichino in qualche modo il valore e l'autorità che lo emette.
Le popolazioni dell'Italia Centrale, compresa Roma, all'inizio usarono negli scambi, come unico metallo, il rame ed il bronzo.
All'inizio furono usati pezzi di metallo di forma completamente irregolare, di varie dimensioni, allo stato grezzo, derivati direttamente dalla fusione, senza alcuna lavorazione.
Questi vengono denominati appunto aes rude o aes infectum.
Il loro valore era determinato dal peso.
Solo in un secondo tempo, per ridurre le operazioni di pesatura, si cominciarono ad usare pezzi di forma più regolare, mettendo un segno che in qualche modo potesse indicarne il valore, il cosiddetto aes signatum. Il genere si tratta di pezzi di bronzo dalla forma approssimativa di parallelepipedo oppure di forma ovoidale con varie impronte su uno o su entrambi i lati. Presumibilmente vengono creati da privati e non emessi dallo stato.
Solo più tardi, verso il 3° secolo avanti Cristo si comincia ad emettere l'aes grave.
[modifica] Bibliografia
- Haeberlin E.: Aes Grave, Das Schwergeld Roms und Mittelitaliens einschließlich der ihm vorausgehenden Rohbronzewährung, Halle 1910
- Sydenham, Edward A.: Aes Grave A Study of the Cast Coinages of Rome and Central Italy. London, Spink, 1926
- Head Barclay V. Historia Nummorum, a Manual of Greek Numismatic, London, 1911
- Plinio il Vecchio: Naturalis Historia, XXXIII, XIII, 43 (antea rudi usos Romae Timaeus tradit).