Antonio Angelo Del Sambro
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Antonio Angelo Del Sambro, e non Angelo Maria Del Sambro, come erroneamente riportano più studiosi del brigantaggio, uno dei più famigerati reazionari garganici del primissimo periodo post-unitario, nacque a San Marco in Lamis, in Capitanata, l'attuale provincia di Foggia, il 24 marzo 1827 da Michelarcangelo e Maria Michela Palma. Dopo aver conosciuto la dura vita dei campi e il conseguente carico di miseria, 'u Zambr', questo il suo nome di battaglia, fin da giovane dedicò la sua vita all'avventura e al rischio. Arruolato nell'esercito borbonico per il servizio di leva, disertò e iniziò a scorrere le campagne garganiche con altri suoi compaesani che accettarono, come lui, l'attività malavitosa. Il Del Sambro partecipò alle più importanti azioni brigantesche avvenute in territorio foggiano: dall'invasione di Poggio Imperiale alla rivolta di Vieste; dalla scorreria di Ischitella agli aspri combattimenti sostenuti con i lancieri a San Marco in Lamis, Rignano Garganico e presso la masseria Petrulli, in agro di Torremaggiore, dove furono massacrati ventuno militari. Il 28 giugno 1862 è catturato dai soldati italiani e il giorno dopo viene giustiziato nel suo paese natale, in località 'Noce del Passo', alla presenza di centinaia di persone. Era coniugato con Maria Rachele Tantaro e padre di Michele Arcangelo, Carolina, Maria Arcangela e Maria Michela di appena sei mesi. (Giovanni Saitto)