Antonio Felice
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Marco Antonio Felice (circa 10/12 - post 62 d.C.) procuratore della provincia Giudea dal 52 al 60 d.C., successore di Ventidio Cumano. Marcus Antonius Felix era un liberto greco di Antonia Minore, madre dell'imperatore Claudio, e fratello minore del famoso liberto Pallante. Per annientare il potere degli zeloti favorì una la fazione violenta dei sicari, dei quali si servì per l'omicidio del gran sacrdote Jonatha.
L'apostolo Paolo di Tarso, dopo esser stato catturato a Gerusalemme a Gerusalemme, venne spedito nel 58 a Cesarea per essere giudicato prima dal procuratore Felice che lo trattenne due anni. Concluso il suo mandato in Giudea, al suo ritorno a Roma, Felice venne accusato di aver approfittato di lotta fra gli ebrei e i Siriani di Cesarea per perpetrare rapine e saccheggi; l'intercessione del fratello Pallante, molto influente alla corte imperiale, evitò una condanna.
Stando a quanto racconta Svetonio, Felice sposò tre principesse di stirpe reale; gli storici moderni identificano nella prima moglie una sorella o figlia di Tolomeo di Mauritania di nome Cleopatra, pronipote di Cleopatra, regina d'Egitto e del triumviro Marco Antonio.
Storicamente sappiamo che nel 53 d.C. Felice rapì e portò a Cesarea la quindicenne principessa giudea Drusilla (figlia di Agrippa I), figlia di Erode Agrippa I e moglie di Aziz re di Emesa; la separazione di Drusilla dal re di Emesa fece molto scalpore nell'ambiente e aumentò gli odi e rancori nei confronti di Antonio Felice che già in quei primi anni di governo si era inimicato molti ambienti politici locali. Dal matrimonio nacque un figlio, Agrippa, che stando a Flavio Giuseppe, morì nell'agosto del 79 d.C. durante l'eruzione del Vesuvio.