Argimusco
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L'Argimusco si trova in Sicilia poco a nord dell'Etna, all'incirca al confine tra Nebrodi e Peloritani, ed è diviso amministrativamente tra i comuni di Montalbano Elicona, Tripi (che sorge sul sito dell'antica Abacaenum) e Roccella Valdemone.
In questa zona sorgono numerosi megaliti, che la tradizione popolare ha identificato con l'opera di popolazioni preistoriche, antichi menhir e quasi irriconoscibili dolmen. Tuttavia, è diffusa anche l'opinione (p.es. [1]) che si tratti di formazioni assolutamente naturali, dovute in particolare all'erosione eolica.
Tra i megaliti più notevoli, nei pressi della Portella Cerasa si ergono maestosi, solenni e vagamente minacciosi due grandi massi di forma allungata, che richiamerebbero i simboli della virilità e della femminilità, mentre un altro megalito poco distante avrebbe aspetto di aquila e vi sarebbe stato inciso il simbolo del sole, adorato come divinità. Più a ovest, in località Portella Zilla, una costruzione pastorale ingloberebbe i resti di un dolmen con davanti un gran masso, che sarebbe quanto resta di un menhir rovinato al suolo.
Attorno a questi presunti monumenti non sono stati trovati segni dell'uomo preistorico (ceramiche, utensili, ossa umane, ecc.).