Aspettando l'inverno
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Il racconto Aspettando l'inverno è tratto dalla raccolta Piccoli equivoci senza importanza di Antonio Tabucchi.
Esso descrive i giorni immediatamente successivi alla morte di un famoso scrittore. Il punto di vista è quello della vedova che, affranta per il lutto, deve ricevere numerose visite di circostanza, tra cui quella di un ministro e di un giornalista dal quale viene intervistata. C'è anche un incontro con un editore tedesco che vorrebbe pubblicare il diario del defunto, ma la vedova lo congeda, chiedendo un po' di tempo per decidere. Dopo il funerale però, rimasta sola in casa, la donna si siede davanti al camino e brucia le memorie del marito.
Il racconto risulta particolarmente criptico in tre punti: la donna sogna il marito che corre nudo sulla spiaggia con una corona d’alloro sulla testa (è un equivalente dell’espressione “Il re è nudo”?); nel finale gioca con l’orologio, portando avanti e indietro le lancette, come se volesse tornare indietro (dove? E perché?), oppure riappropriarsi del tempo perduto; infine non è chiaro perché la donna distrugga il diario: forse è piena di rancore, perché il suo amore non è stato ricambiato ed è stato tradito; oppure si tratta di una gelosia più ptofonda, nei confronti di quell’arte che è stato l’unico, esclusivo interesse dell’uomo.