Bartolomeo Ammannati
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Bartolomeo Ammannati (Settignano, 1511 – 1592) è stato uno scultore e architetto italiano.
Formatosi nella sua città natale con Baccio Bandinelli, passò in seguito a Venezia, dove collaborò con Jacopo Sansovino alla decorazione della Libreria di San Marco. Nel 1550 si trasferì a Roma per eseguire le tombe di Antonio e Fabiano del Monte in San Pietro in Montorio.
Con Vasari e per Giulio III del Monte lavorò poi al ninfeo di Villa Giulia, costruendo fontane e grotte a tre livelli che costituiscono l'elemento "sorpresa" del cortile, secondo un gusto intellettualistico tipico del manierismo.
Ritornato a Firenze nel 1555, pose mano a una grande fontana per il salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio e completò, su disegni di Michelangelo, il vestibolo della Biblioteca Laurenziana. Lavorò poi alla trasformazione di Palazzo Pitti in villa suburbana per i granduchi medicei.
Artista fra i più notevoli e inquieti del secolo, Ammannati fu un tipico interprete dell'intellettualismo manieristico e dell'amore per la "bella maniera" italiana, anche se, da ultimo, giunse a condannare egli stesso queste posizioni sulla base di pressanti istanze religiose e moralistiche. Sua opera romana tarda è la realizzazione del Collegio Romano per la Compagnia di Gesù, cui Ammannati si era spiritualmente legato.
Sua è anche la Fontana del Nettuno di Piazza della Signoria detta del Biancone.
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