Battaglia del Crimisso
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Battaglia del Crimisso | |||||||
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Schieramenti | |||||||
Siracusa e suoi alleati | Cartagine | ||||||
Comandanti | |||||||
Timoleonte †ca. 330 | Amilcare e Asdrubale | ||||||
Effettivi | |||||||
6.000 uomini; probabilmente 12.000 | circa 70.000 |
La battaglia di Krimisos fu combattuta tra Siracusani e Cartaginesi nel 339 a.C.
Nel 340 a.C. la città di Cartagine inviò in Sicilia una flotta che trasportò un esercito, sotto il comando di Amilcare e Asdrubale, di circa 70.000 uomini di cui circa 10.000 cavalieri e circa 2.500 elementi del Battaglione Sacro, un reparto molto ben addestrato e soprattutto molto ben armato, con armi pesanti, per portare guerra a Siracusa. L’armata Cartaginese, sbarcata a Lilibeum si mise in marcia verso Siracusa.
Timoleonte, comandante dell’esercito siracusano, al comando di circa 12.000 uomini, di cui circa 1500 cavalieri (secondo Plutarco 6.000 uomini di cui 1.000 cavalieri) andò incontro ai Cartaginesi e nei pressi di Selinos, al fiume Krimisos avvenne lo scontro.
L’esercito siracusano, protetto dalla nebbia, sorprese i Cartaginesi all’attraversamento del fiume, in un terreno paludoso che non permetteva di muoversi liberamente, specialmente il battaglione Sacro, appesantito dagli armamenti. Dopo che Timoleonte aveva portato lo scompiglio nelle file Cartaginesi, con la cavalleria, un improvviso e violento temporale fece aumentare il livello dell’acqua e trasformò l’acquitrino in una vera palude e per le truppe Cartaginesi, impantanate, fu un vero disastro. La disfatta Cartaginese fu completa e Timoleonte fece bottino di tutto gli armamenti e le vettovaglie del campo cartaginese.
La pace coi Cartaginesi fu così garantita per parecchi anni.