Blitz antiterrorismo del 10 agosto 2006 a Londra
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Il blitz antiterrorismo del 10 agosto 2006 a Londra fu un'operazione messa in atto dai servizi segreti britannici (MI5) e da Scotland Yard contro un gruppo di terroristi islamici, legati ad Al Qaeda, intenzionati a far esplodere in volo 10 aerei di linea diretti verso gli Stati Uniti. 24 arresti furono effettuati tra i dintorni della capitale, la valle del Tamigi e la città di Birmingham. Uno di questi, Don Stewart-Whyte, alias Abdul Waheed, era un inglese nato cattolico convertitosi da adulto all'islamismo. Come annunciato dalle reti americane ABC e FoxNews, altri 5 o 10 terroristi sarebbero stati ancora latitanti, forse in altri paesi quali il Pakistan, ma la polizia britannica non ha mai confermato le indiscrezioni fornite dai telegiornali statunitensi.
Secondo l'intelligence USA, che ha fornito le prime informazioni sull'attentato ai servizi segreti britannici grazie ad un infiltrato nelle fila di Al Qaeda, il piano era sul punto di essere attuato nel giro di pochi giorni. La MI5 non ha voluto attendere troppo per evitare il peggio: le squadre speciali hanno agito il 10 agosto in quanto mancavano solo uno o due giorni al momento prescelto per la prova generale prima dell'attentato reale (previsto, secondo indiscrezioni del quotidiano Evening Standard, per il 16 agosto). I terroristi volevano far detonare le bombe durante il sorvolo di grandi città americane, quali New York, Washington, Miami.
Se non fosse stato sventato l'attacco, le vittime, tra passeggeri e cittadini, sarebbero state di decine di migliaia, un numero peggiore persino degli attentati dell'11 settembre 2001 alle Twin Towers di New York.
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[modifica] Piano e tecnica dell'attentato
L'attentato era pensato dai terroristi come un attacco suicida. Il piano terroristico prevedeva di portare a bordo su 10 voli di linea delle compagnie United, American e Continental, in partenza dagli aeroporti britannici di Londra, Manchester e Glasgow, dieci dispositivi esplosivi, trasportati nascosti nei bagagli a mano. Tali dispositivi erano delle normali bottiglie di bevande simili a "Gatorade", provviste di un doppio fondo riempito di una soluzione a base di perossido altamente esplosiva, abbastanza potente da distruggere l'aeroplano e creare ingenti danni nelle città da essi sorvolate. L'innesco delle bombe doveva avvenire tramite componenti elettronici facilmente trasportabili a bordo, quali un flash di macchina fotografica o pezzi di cellulari e I-pod. I terroristi avrebbero portato i diversi componenti a bordo prima di riassemblare facilmente le bombe e attendere il momento giusto per farle detonare.
[modifica] Conseguenze
In seguito al blitz antiterrorismo, il livello di minaccia del Regno Unito raggiunse il "livello 5" o "livello rosso", il livello più alto, usato solo in casi di pericolo alla sicurezza critico. Ad annunciarlo fu John Reid, segretario dell'interno e delegato eccezionale al governo per il periodo di crisi durante le vacanze del primo ministro Tony Blair. Il livello di minaccia fu alzato a "rosso" anche negli Stati Uniti, come annunciato dal segretario USA alla sicurezza interna, Michael Chertoff.
Come conseguenza immediata, tutti gli aeroporti di Londra furono chiusi, e tutti i voli da e per la capitale furono cancellati. Con una minaccia simile, infatti, il governo britannico decise di fermare immediatamente qualsiasi volo, per paura di un attentato anticipato ed improvviso. Migliaia di persone furono bloccate a terra agli aeroporti di Heathrow, Gatwich, Stansted, costrette ad aspettare almeno fino al giorno dopo per poter partire. Alcuni tumulti scoppiarono ai banchi dei check-in londinesi. Chi doveva dirigersi a Londra non poté volare in alcun modo, tranne chi volava con compagnie che potevano usufruire di collegamenti con altri aeroporti inglesi (come Manchester, Bristol, Birmingham), ad esempio la British Airways, prima della cancellazione generale di tutti i voli diretti verso il Regno Unito.
Dal giorno successivo, misure di sicurezza strettissime furono adottate per chiunque lasciasse un aeroporto britannico. Tutti i bagagli a mano (zaini, borsette, valigiette per computer, ventiquattrore) furono proibiti e costretti ad essere imbarcati come bagagli normali: a bordo niente cellulari, lettori mp3, computer portatili. Chi aveva con sè bevande in bottiglia fu costretto a berle per provare che non vi fosse nessuna sostanza esplosiva; diverse mamme furono costrette a bere il latte dai biberon dei propri neonati di fronte ai controllori degli aeroporti. Unici oggetti permessi a bordo furono portafogli, documenti, giornali, libri, occhiali (senza custodia), lenti a contatto (non la soluzione per le lenti), chiavi (non elettroniche), medicine (con prescrizione), abiti, pannolini, articoli per l'igiene femminile e i biglietti aerei, tutto ovviamente controllato al check-in e trasportato in buste di plastica trasparente, fornite dalle compagnie aeree e dagli aeroporti. Rimasero permessi comunque gli acquisti alle aree duty-free, anche se pure gli oggetti acquistati dovevano essere contenuti nelle buste trasparenti. Oltre ai normali controlli, i passeggeri furono sottoposti a perquisizione e furono costretti a togliersi le scarpe per dimostrare di non avere alcun dispositivo non accettabile addosso a sè. Come risultato, le code ai check-in si allungarono notevolmente.
Numerosi ritardi e cancellazioni dei voli si verificarono nei giorni immediatamente successivi. I tempi maggiorati nelle code diminuirono quelli a disposizione per gli acquisti agli aeroporti, con gravi perdite economiche. Le compagnie aeree quotate in borsa persero fino al 6% circa del valore delle loro azioni. Notevole anche la diminuzione di viaggi verso gli aeroporti britannici: si è calcolato che il Regno Unito abbia perso in tutto circa 10 milioni di sterline ogni giorno. Il caos raggiunse un livello tale che nel periodo dal 10 al 16 agosto si persero a Heathrow circa 20000 bagagli. Gli aeroporti inglesi in pochi giorni sfiorarono il collasso. Le compagnie chiesero subito al governo inglese la fine di procedure di sicurezza così severe per arginare al più presto le perdite.
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Articolo su Wikinotizie: Sventati a Londra diversi attentati aerei