Bonanno Pisano
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Bonanno Pisano (Pisa attivo tra l'ottavo e il nono decennio del XII secolo), fu uno scultore italiano.
Nella sua scultura tende a fondere elementi bizantini e oltremontani con riferimenti alla classicità.
Indice |
[modifica] Opere
Come architetto gli venne erroneamente attribuito dal Vasari il progetto e la realizzazione del Campanile del Duomo di Pisa.
[modifica] La perduta Porta Reale del Duomo di Pisa
Tra il marzo 1179 e il marzo 1180 realizza la bronzea Porta Reale del Duomo pisano, successivamente distrutta nell’incendio del 1595.
Di questa ci è nota l'iscrizione con la firma, menzionata nelle Vite del Vasari: Ego Bonannus Pis. mea arte hanc portam uno anno perfeci tempore Benedicti operarii.
[modifica] La porta di san Ranieri a Pisa
Del 1186 è la la porta di San Ranieri, collocata nel transetto destro del Duomo di Pisa, inserita in un portale databile al tempo dell'esecuzione della facciata del Duomo le cui imposte bronzee narrano in venti formelle i principali episodi della Vita di Cristo.
La direzione di lettura s’intende a porta chiusa: dalla prima formella in basso a sinistra fino alla quarta del primo ordine, e poi ancora da sinistra a destra in tutti i successivi, fino all’ultimo.
Le formelle, disposte in cinque ordini presentano oltre alle storie di Cristo, Dodici profeti in un Paradiso di palme che occupano la fascia inferiore della porta e il Peccato Originale realizzato tramite una sequenza di figurine ospitata nella formella con la Cavalcata dei Magi.
Al sommo della porta Cristo e Maria nella gloria del Paradiso inseriti in architetture che dominano la scena con cupole e pilastri.
In queste scene i personaggi appaiono racchiusi in pesanti vesti e con il corpo aggettante dal fondo, tutti stilemi derivati dalla scultura antica.
[modifica] La porta del Duomo di Monreale
Si tratta della "Porta di San Ranieri"
Nel 1186 viene collocata nella facciata principale del Duomo di Monreale la porta bronzea inviata da Pisa dall'artista e realizzata probabilmente tra il 1185 e il 1186.
L'opera è firmata Bonanno civis pisanus.
A differenza delle figure di Pisa i corpi non sono più aggettanti ma sono legati al fondo come applique.
Iconograficamente nei cinque ordini inferiori vi sono scene del Vecchio Testamento, sette dedicate alla storia di Adamo ed Eva, e altre sei ad altrettante coppie di profeti mentre nei cinque superiori scene del Nuovo, al sommo Cristo e Maria nella gloria del Paradiso.
Inoltre assistiamo ad una diffusa normalizzazione iconografica, ritornano le aureole, le architetture perdono profondità e appaiono ricoperte di una fitta decorazione che ne smorza la plasticità, tutti elementi che fanno pensare ad una precisa richiesta dei committenti.
[modifica] Bibliografia
- Antonio Milone, '"Bonanno Pisano", in Artifex bonus (a cura di Enrico Castelnuovo), pagine 82-89, Roma-Bari 2004.