Carlo Azimonti
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Carlo Azimonti (Busto Arsizio, 1888-1958) fu giornalista e militante socialista, e per molto tempo fu sindaco della sua città natale.
Di umili origini (è di famiglia contadina), si avvicinò alla professione di giornalista e al pensiero socialista in seguito all'osservazione in prima persona delle condizioni operaie (cominciò appena undicenne a lavorare in fabbrica, e a soli 14 anni partecipò al suo primo sciopero).
Divenuto nel 1906 segretario della Lega Bustese Tintori si adoperò per ottenere condizioni lavorative migiori (orario lavorativo ridotto a 10 ore giornaliere e aumento dello stipendio del 10%). In seguito al fallimento di queste iniziative diede l'autorizzazione ad uno sciopero che a luglio mobilitò ventimila persone, non solo a Busto Arsizio, ma perfino a Milano e Monza. Questo sciopero, pur riuscendo nel suo intento, gli costò il posto di lavoro.
Il 5 luglio 1914, a soli ventisei anni, fu eletto sindaco (divenendo il sindaco più giovane d'Italia). Con l'inizio della Prima Guerra Mondiale organizzò molti enti per risolvere pacificamente le situazioni di contesa; fra questi enti, degni di nota sono il Comitato di Assistenza, l'ospedale e l'Ente Comunale di Approvvigionamento.
Nel 1922 fu cacciato dai fascisti che occuparono la residenza comunale, ma l'anno successivo fu reintegrato nella carica come "Commissario per l'Amministrazione di Busto Arsizio", carica che mantenne fino al 1924e nel cui ruolo organizzò un nuovo Comitato di assistenza.
Nominato commissario prefettizio il 2 settembre 1943, fu rimosso dallo stesso prefetto appena due mesi e mezzo dopo, il 17 novembre. La carica gli fu restituita pochi mesi dopo, e la mantenne fino al 25 aprile 1945.
Nel 1957 fu nominato Cittadino Benemerito.
Predecessore: | Sindaco di Busto Arsizio | Successore: | |
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Pietro Tosi | 1914-1923 | Ottorino Maderna (podestà) | |
Ercole Lualdi (podestà) | 1943-1945 (commissario prefettizio) | II |