Carlo I d'Angiò
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Carlo I d'Angiò (marzo 1226 - Foggia, 7 gennaio 1285), re di Napoli e di Sicilia (1266 - 1285), era fratello del re Luigi IX di Francia (San Luigi) e figlio di Luigi VIII (detto il Leone) e Bianca di Castiglia.
Nel 1246 sposò Beatrice di Provenza (1234 - 1267), contessa di Provenza e di Forcalquier. Per effetto di questo matrimonio divenne lui stesso conte di Provenza e Forcalquier; inoltre il re di Francia Luigi IX lo creò in questa occasione conte d'Angiò e del Maine, generando di fatto un nuovo ramo della dinastia angioina.
Nel 1248 partecipò, insieme al re suo fratello, alla settima crociata. Nel 1268 sposò in seconde nozze Margherita di Borgogna (1248 - 1308), contessa di Tonnerre.
Ricevette in seguito anche il titolo fittizio di re d'Albania (1272) e di re di Gerusalemme (1278-1285), le cui insegne furono inserite nello stemma dei D'Angiò.
Carlo appoggiò il Papa Clemente IV nella lotta contro i ghibellini e la casa di Svevia; nel 1266 sconfisse Manfredi nella battaglia di Benevento e nel 1268 fece prigioniero, condannandolo a morte, Corradino di Svevia, nipote di Manfredi e ultimo discendente della dinastia sveva degli Hohenstaufen. Le sue rivendicazioni erano basate dukka l'investitura al Regno di Sicilia (che allora comprendeva tutto il meridione d'Italia), conferitagli dal Papa (il Regno di Sicilia costituiva, formalmente, un feudo papale). Ma la sua politica dispendiosa e le forti imposizioni fiscali scatenarono il malcontento in tutto il Regno, particolarmente in Sicilia.
I siciliani non avevano affatto approvato la decisione di Carlo d'Angiò di trasferire la capitale del Regno, da Palermo a Napoli e soffrivano ancor più il regime poliziesco che lo stesso re aveva instaurato, in maniera indiscriminata, con mano ferrea, verso tutti i suoi sudditi.
Applicò una politica autoritaria e estremamente vessatoria, molto simile a quella dei normanni che produsse una violenta reazione nei palermitani, che avevano visto la loro città perdere il ruolo di capitale (fu spostata a Napoli) e i loro territori espropriati e suddivisi tra vari baroni. La reazione a tutto questo riformismo fu una sollevazione popolare passata alla storia con il nome di Vespri siciliani che ebbero inizio nel 1282 per poi concludersi nel 1302 con la vittoria dei siciliani grazie all'aiuto dal marito della figlia di Manfredi (Pietro III d'Aragona).
[modifica] Voci correlate
- Angiò (dinastia)
- Elenco dei monarchi di Napoli e Sicilia
- Elenco di duchi, re e conti di Provenza
- Giustizierato
- Regno di Napoli
- Regno di Sicilia
- Vespri siciliani
Predecessore: Manfredi di Sicilia (regno di Sicilia) |
Successore: Carlo II d'Angiò |
Predecessore: Manfredi di Sicilia |
Re di Sicilia | Successore: Pietro III di Aragona (regno di Trinacria) |
Predecessore: Beatrice |
Conte di Provenza e Conte di Forcalquier 1267–1285 |
Successore: Carlo II |