Carlo Pelanda
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«Non può più esistere un conflitto tra Stato (luogo di produzione e gestione delle garanzie) e mercato (luogo di generazione della ricchezza). I due, invece, debbano allearsi ed integrarsi in modo complementare in una sinergia perfetta. Le analisi realistiche, infatti, mostrano che proprio la mancanza di tale complementarietà è il principale motivo per cui non si riesce a bilanciare il processo di creazione della ricchezza con quello della sua diffusione sociale.»
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Carlo Pelanda (Tolmezzo, 17 aprile 1951) è un economista e giornalista italiano.
[modifica] Biografia
Laureatosi in scienze politiche all'Università di Trieste si è specializzato in "studi strategici" e in "scenari internazionali", diventando docente di "Politica ed economia internazionale" al dipartimento di Relazioni Internazionali della School for Public and International Affairs, University of Georgia. È stato editorialista per El Pais ed è tuttora saggista de Il Giornale e de Il Foglio; in politica è rimasto nell'ombra svolgendo le fuznioni di consulente del Quirinale per Francesco Cossiga, della Farnesina per Beniamino Andreatta e dei ministeri delle Finanze per Giulio Tremonti e della Difesa, per Antonio Martino.
[modifica] Pensiero
A inizio carriera era acceso anti-statalista, oggi, invece, pare conformarsi alla nuova idea, ripresa recentemente anche da David Cameron, di liberismo sociale. Egli insegue infatti uno Stato che stia a metà fra lo stato minimo e quello welfarista, senza comunque rinnegare la propria preferenza per il mercato che- spiega- "crea ricchezza meglio di qualsiasi economia pianificata".
[modifica] Bibliografia
- Democrazia attiva, Franco Angeli editore, Milano, 2006
- Sovranità e fiducia. Principi per una nuova architettura politica globale, Sperling & Kupfer, Milano, 2005.
- L'arte dell'impresa, Sperling & Kupfer, Milano, 2004.
- Futurizzazione, Sperling & Kupfer, Milano, 2003.
- Il fantasma della povertà con Edward Luttwak e Giulio Tremonti, Mondadori, 1995.
