Carta Nazionale dei Servizi
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La Carta nazionale dei servizi è affiancata alla carta d'identità elettronica.
Ha l'obiettivo di consentire la fruizione dei servizi previsti per la CIE agli utenti che non dispongono ancora del nuovo documento elettronico.
Si tratta di una smart card (carta a microprocessore) che ha le stesse caratteristiche informatiche della CIE, ma non possiede le proprietà e le caratteristiche di sicurezza, che sono tipiche di un documento di riconoscimento.
La CNS non contiene la foto del titolare e non richiede particolari requisiti di sicurezza per il supporto plastico.
La completa corrispondenza informatica tra CNS e CIE assicurerà l'interoperabilità tra le due carte e la continuità di servizi all'utente nel passaggio dalla Carta nazionale dei servizi alla Carta d'identità elettronica.
La CIE permetterà di disporre di uno strumento completo, cioè non solo in grado di certificare in modo digitale e sicuro l'identità, ma anche di permettere l'accesso a una serie di servizi che nel frattempo saranno disponibili tramite la Carta nazionale dei servizi.
Possiamo definire la Cns come uno standard di carte che possono essere emesse da enti diversi (ad esempio, la Carta regionale dei servizi emessa qualche tempo fa dalla Regione Lombardia è contemporaneamente tessera sanitaria nazionale ed europea e Carta nazionale dei servizi).
Con il Dpr 2 marzo 2004 n.117 viene emanato il "Regolamento concernente la diffusione della carta nazionale dei servizi, a norma dell'art.27, comma 8, lettera b), della legge 16 gennaio 2003, n.3".
Il Cnipa mette a disposizione della Pubblica Amministrazione un unico contratto quadro di sei anni per l'emissione di tre milioni di carte e con un valore economico di oltre cinquanta milioni di Euro.