Cephalophus jentinki
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Cefalofo di Jentink | ||||||||||||||||||
Stato di conservazione | ||||||||||||||||||
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Classificazione scientifica | ||||||||||||||||||
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Nomenclatura binomiale | ||||||||||||||||||
Cephalophus jentinki Thomas, 1892 |
Il cefalofo di Jentink, detto anche gidi-gidi in krio e kaikulowulei in Mende, è un cefalofo diffuso nella Costa d'Avorio sud-orientale, nelle zone costiere della Liberia e, con popolazioni sparse, in Sierra Leone.
Misura circa 80 cm d'altezza al garrese e pesa intorno ai 70 kg, il che ne fa uno dei cefalofi più grandi. Il colore è nero, con una gualdrappa grigia sulle spalle circondata nella parte inferiore di bianco, che va ad unirsi con la zona ventrale, anch'essa bianca. Entrambi i sessi posseggono un paio di corte corna, incurvate alla sommità, lunghe fra i 15 ed i 21 cm.
Questi cefalofi vivono nelle foresta pluviale più fitta, dove si nutrono di foglie, germogli e frutta caduta dalle cime degli alberi. Sono animali notturni, che di giorno riposano apparentemente in coppie in rifugi ricavati nel folto della vegetazione o fra le radici degli alberi. Sono animali territoriali; se spaventati, tendono a correre velocemente per allontanarsi dal pericolo, per poi nascondersi nella vegetazione.
Si stimano 3500 esemplari viventi di questa specie nel mondo: le minacce per loro arrivano principalmente dalla distruzione dell'habitat.
[modifica] Collegamenti esterni
- Antelope Specialist Group 1996. Cephalophus jentinki. In: 2006 IUCN Red List of Threatened Species. IUCN 2006.