Chirurgia del cancro rettale
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La chirurgia del cancro rettale è la terapia chirurgia attuata per eliminare le forme tumorali a carico del retto.
La chirurgia del retto ha subito negli ultimi venti anni una radicale e profonda modifica, grazie all'approfondimento biologico che anatomico di questo organo lungo appena 15 cm. Lo scopo della chirurgia radicale per il carcinoma del retto è controllare la diffusione locale della malattia e minimizzare l'incidenza delle recidive. È merito di R.J.Heald, se oggi pazienti con tumore rettale, hanno un tasso di recidiva locale di malattia dal 30% al 3,7%. Heald ha il merito di aver introdotto il concetto di Nerve Sparring di Sfincter Saving e di Total Mesorectal Excission, idee nuove che si sono tramutate oggi in una chirurgia oncologica colorettale più attenta,più radicale e meno mutilante. L'introduzione del concetto di "Mesoretto" (Qiurke) struttura anatomica cellulo-adiposa che avvolge il retto a 270°, ha permesso di abbattere drasticamente il tasso di recidive locali e quindi influire globalmente sulla sopravvivenza del paziente. La Resezione Anteriore del Retto (R.A.R.) con escissione del mesoretto e risparmio dei nervi ipogastrici superiori e delle radici pelviche ha permesso al paziente di sesso maschile una netta riduzione dei tassi di impotenza coeundi e di disfunzioni urinarie. Inoltre si è dimostrato (E.Leo) che un margine di resezione distale di appena 1 cm è equipollente a quello di 5 cm come proposto da Goligher. Questo ha permesso di sottoporre ad interventi conservativi pazienti con tumore posto al terzo inferiore del retto (ultimi 5 cm) codificando un nuovo approccio chirurgico che è quello delle resezioni definite ultra basse.