CIA-gate
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Il Plame affair (noto in Italia col nome di CIA-gate) è uno scandalo politico e giudiziario scoppiato negli Stati Uniti nel 2003. Esso riguarda l'accusa rivolta ad alcuni funzionari del governo americano di aver rivelato informazioni riservate su Valerie E. Wilson (nata Valerie Plame), svelando il suo impiego (Non-official cover) come agente al servizio della CIA, con l'incarico di condurre indagini segrete sulla proliferazione delle armi di distruzione di massa.
Il marito di Valerie Plame, Joseph C. Wilson, ha accusato alcuni membri dell'Amministrazione Bush di aver intenzionalmente lasciato trapelare l'dentità segreta della moglie alla stampa per "vendetta politica", in seguito alle critiche da lui fatte all'Amministrazione in un editoriale pubblicato sul New York Times il 6 luglio del 2003.
Le accuse di Wilson hanno portato ad un'inchiesta federale e al conseguente arresto, con l'accusa di falsa testimonianza e ostacolo alla giustizia, di I. Lewis "Scooter" Libby, Jr. (un avvocato ed ex-funzionario della Casa Bianca), e ad una azione civile intentata dai coniugi Wilson.