Classe Navigatori (cacciatorpediniere)
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Classe Navigatori | |
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![]() Ugolino Vivaldi |
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Descrizione generale | |
Tipo | cacciatorpediniere |
Classe | Navigatori |
Varo | 1928-30 |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | 1945 t |
Stazza lorda | 2580 t |
Lunghezza | 107,7 m |
Larghezza | 10,2 m |
Pescaggio | 3,5 m |
Propulsione | 2 Gruppi di turbine a vapore su 2 assi; potenza 50.000hp |
Velocità | 38 nodi nodi |
Autonomia | n.mi. a nodi ( km a km/h) |
Equipaggiamento | |
Armamento | artiglieria alla costruzione: 3 impianti binati da 120mm, 3 da 37mm.
siluri:4-6 siluri in 2 impianti,54 mine e cariche di profondità |
Dopo il completamento della Classe Leone (Pantera, Leone, Tigre), passarono 4 anni prima del varo della successiva 'Navigatori', sempre orientata alla competizione con le navi francesi. Essa aveva un armamento assai consistente, velocità elevata e un costo non indifferente.
Il progetto prevedeva un bordo libero elevato, un torrione massiccio, 2 fumaioli molto distanziati. L'armamento era di 3 impianti binati ,1 davanti e 2 dietro sovrapposti. I siluri erano tra i fumaioli e dietro l'ultimo dei 2.
Dopo l'aggiornamento avvenuto negli anni '30 le navi ebbero tenuta al mare migliorata, e nell'insieme ebbero un buon successo operativo, ma subiro perdite micidiali durante il conflitto mondiale.
Le 12 navi subirono addirittura 13 affondamenti, e solo 1 sopravvisse. Come è possibilile? Il fatto è che 2 di queste, il Pancaldo e il Pigafetta, vennero affondati una prima volta ,ma siccome questo accadde in acque basse, vennero recuperati, solo per affondare di nuovo.
6 navi vennero perse in azione contro altre unità, specie nelle battaglie per i convogli, 1 venne perso su mine, 2 vennero affondati dai tedeschi, 1 si autoaffondò e 1 venne colpito per errore da un sommergile.
Il Pancaldo, prima nave colpita della classe, venne affondata dagli Swordfish della portaerei Eagle, al ritorno dalla battaglia di Punta Stilo, luglio 1940. La nave, come è già stato accennato, venne recuperata grazie all'affondamento avvenuto su acque basse.
Tra le perdite più tragiche quella del Luca Tarigo, inizio 1941, capoflottiglia delle altre navi che scortava nell'omonimo convoglio quando esso venne scoperto da caccia inglesi, dotati di radar, che sorpresero le unità italiane nella notte e dopo essersi disposti con tutta calma (grazie all'eccellente addestramento per i combattimenti notturni) le crivellarono di proiettili.
Il Tarigo venne messo KO dalle prime cannonate, ma prima di affondare lanciò siluri contro il Mohawk, (Classe Tribal, l'equivalente inglese dei 'Navigatori') che sottovalutando il pericolo della nave italiana si era avvicinato troppo, e si prese 2 siluri in pieno, affondando con la morte di 40 uomini. IL resto del convoglio venne affondato nella mischia che seguì, con perdite per gli italo-tedeschi elevatissime perché si trattava di una missione di trasporto per rinforzare le truppe in Nord-Africa. Una nave mercantile, tedesca, combatté disperatamente, al punto da tentare di speronare un caccia inglese.