Coena Cypriani
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La Coena Cypriani è un racconto nato in Europa durante il primo Medio Evo, forse tra il V ed il VI secolo, e più tardi messo per iscritto in latino da Rabanus Maurus, Johannes Hymmonides e, forse, Asselin di Reims.
La Coena Cypriani è a metà tra una parodia, un'allegoria ed una satira di alcuni passaggi della Bibbia. Essa racconta del re orientale Gioele, il quale, per celebrare le sue nozze, invita a Cana di Galilea (come in un noto episodio della Bibbia, La Cena di Cana) personaggi dell'Antico e del Nuovo Testamento. Quando già tutti gli ospiti hanno finito il loro pasto, Gioele si accorge di un furto e, irritato, ordina di cercare il ladro. Questo si rivela presto essere Acar, figlio di Carmi, che viene condannto a morte; sono gli stessi ospiti ad ucciderlo e poi sepperlirlo.
[modifica] Ripresa moderna
La Coena Cypriani è citata diverse volte ne Il nome della rosa di Umberto Eco, come uno dei libri "scandolosi" che suscitano l'ilarità eseguendo una parodia delle Sacre Scritture.