Cognitio extra ordinem
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In diritto romano con l'espressione cognitio extra ordinem si indica quel modello di processo che si sostituì gradatamente al processo formulare ordinario.
Differentemente dal processo ordinario, nella cognitio extra ordinem i giudici non erano privati cittadini scelti dai litiganti o dal pretore, ma da funzionari imperiali che conducevano il processo con celerità non senza fare inquisitorio.
Non vigeva qui peraltro il principio 'damnatio iudicium poena legis' del processo ordinario, la pena infatti poteva variare in funzione di una serie di elementi e forte era la discrezionalità del giudice.
Nell'epoca del pricipato tale sistema conosce una forte espanzione e dopo un primo momento in cui tale forma processuale è diffusa prevalentemente nelle province imperiali, si conoscerà un suo sviluppo in Roma, in Italia e nelle province senatorie.
In questi processi era anche nota l'appellatio che si rivolgeva direttamente al principe.
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