Concerto brandeburghese n. 4
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Il Quarto concerto brandeburghese (BWV 1049) prevede l'uso di una coppia di flauti a cui Bach affida un compito di accompagnamento concertante "in eco". A dire il vero, la denominazione "Fiauti d'Echo", unica in tutta la produzione bachiana, indica un tipo di strumento tipicamente francese, il flageolet, simile al flauto dolce ma intonato un'ottava sopra, in quegli anni noto per l'uso che di esso faceva un virtuoso esecutore londinese di origine francese, James Paisible. È probabile che Bach abbia voluto, con questa originale orchestrazione, soddisfare la curiosità che la fama dello strumento aveva suscitato nel margravio del Brandeburgo. La struttura del concerto presenta un primo movimento assai ampio: il violino propone la linea tematica alla quale rispondono, appunto in forma di eco, cioè in una intonazione più flebile, i due flauti solisti. Anche l'Andante centrale si allontana dalla forma tipica del concerto, offrendo un discorso cantabile presentato dal pieno orchestrale. Il finale ha la struttura di una fuga, rotta a metà da una cadenza virtuosistica del violino principale.
[modifica] Voci correlate
- Concerti brandeburghesi
- BWV (catalogo delle opere di Johann Sebastian Bach)
- Johann Sebastian Bach