Cuozzo
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Forma dialettale napoletana esistente, utilizzata prevamentemente nel linguaggio parlato per indicare una persona che non parla fluentemente, talvolta per nulla correttamente la lingua italiana e sopperisce alla sua mancanza, seguendo fedelmente la moda. Dunque si definisce un cuozzo, una persona agghindata all'ultima moda, ma di dubbio gusto e che interloquisce con altri facendo uso di oscenità dialettali. È plausibile che l'etimologia della parolola derivi da un'espressione popolare: allorché qualcuno non sia in grado di articolare correttamente frasi in italiano, si dice che caccia dalla bocca solo vongole e cozze.
Questa definizione è molto riduttiva e schematica, il nostro obbiettivo è quello di approfondirla e di ampliarla fornendo caratteristiche più specifiche per riconoscere un cuozzo:
1.Ignoranza dell'italiano e tutte le sue regole grammaticali
2.Atteggiamenti "rozzi" e poco conformi alle regole sociali, comportamenti quasi primitivi
3.Abbigliamento appariscente, che cerca di essere originale per attirare l'attenzione sfociando nella più totale "pacchianeria"
IL CUOZZO: LA PIRAMIDE GERARCHICA
E' risaputo che i cuozzi si riuniscano in gruppo, ma forse non tutti sanno che posseggono una loro piramide gerarchica. Per loro è molto importante cercare di scalare la piramide facendo di tutto pur di arrivare al potere e al comando della loro "specie". Al vertice della piramide troviamo il capo, meglio conosciuto come "CUOZZ MASTER" che è colui il quale prende le decisoni nel gruppo ed ha il potere assoluto sulla massa. Il "CUOZZ MASTER" è il modello a cui tutti si ispirano. Subito dopo troviamo il "CUOZZ MAIOR" ovvero il cuozzo che possiede maggiore esperienza nelle bravate ed è colui il quale spesso lotta per salire al vertice della piramide per assumere il potere. Al terzo gradino troviamo il "CUOZZ MINOR" alla quale categoria appartengono i più giovani che devono ancora apprendere "l'arte del mestiere" e cercano in tutti i modi di imitare i più grandi e fanno cose assurde pur di farsi notare e farsi accettare dai "CUOZZ MAIOR". Infine, in fondo alla piramide, troviamo i più piccini che possono essere definiti "CUOZZI IN FASCE" che osservano le "gesta" dei loro idoli per poi ripeterle nel futuro quando anche loro si saranno fatti le ossa dopo qualche bella scazzotata e/o rissa e finalmente saranno accettati dai "CUOZZ MINOR".
CLASSIFICAZIONE GENERI:
MASCHIO (Cuozzo)
1.Tamarro (Paesano)
2.Chiattillo (principalmente vomeresi e dintorni)
3.Vulgaris (mmm...potete immaginare)
FEMMINA (Vrenzola)
1.Vaiassa (versione femminile del tamarro)
2.Chiccosina (quella che va appresso ai chiattilli)
3.Vasciaiola (compagna del vulgaris)
LA MUSICA DEI CUOZZI
La musica è molto importante nella vita di un cuozzo, ed essa lo accompagna sempre durante la sua giornata tipo, i generi musicali che egli conosce sono: neomelodico napoletano e house (auss), ascoltati a seconda del contesto.
Il neomelodico è il genere prediletto in assoluto da comuni tamarri e vulgaris, i maggiori esponenti sono Alessio e Raffaello, considerati da loro "idoli" e sono i precursori delle mode dei cuozzi (ricordiamo il caso della timberland che è stata rilanciata da Raffaello). Il tema principale è l'amore, le assurde storie raccontate in queste canzoni parlano di amori finiti, sesso e infedeltà, ma non mancano testi alternativi come ad esempio 'o latitante di Gianni Celeste. Questo genere di musica si adatta a qualsiasi contesto, addirittura con l'uscita dei telefonini con lettore mp3 questa viene riprodotta nei luoghi più impensabili, in autobus metropolitane in strada o sul motorino!, è inoltre un'ottima arma per le posteggie e per i momenti più intimi con la ragazza. Per farvi un'idea dello squallore di questi cantanti basta che vi sintonizzate con l'emittente televisiva TLC (TeLeCuozzo) la quale trasmette in continuazione aspiranti cantanti neomelodici, potete anche sentire le telefonate che arrivano dalle ragazze per complimentarsi della "freschezza" dell'artista di turno e non delle sue doti canore, inoltre potrete ammirare le magnifiche performance di danza eseguite in diretta! senza aver provato alcuna coreografia.
La house (auss) invece è la musica preferita dal chiattillo e viene ascoltata in auto il sabato sera come riscaldamento prima di andare in discoteca, il cuozzo in genere l'ascolta in compagnia ma spesso anche da solo al mattino presto per svegliarsi, questa musica può generare nel momento clou la cosiddetta "capata" che per il cuozzo è il termine basilare per il giudizio di tale musica.
FASHION SEMPRE E OVUNQUE Il cuozzo è una persona ossessionata dalla moda e dai mille abbinamenti che ogni giorno questa propone. Ogni mattina il cuozzo, prima di scendere si trova di fronte ad un grande quesito, "cosa mi metto?" ("k mm'aggia mettr?"). La risposta a tale dilemma richiede un tempo variabile a seconda delle scelte disponibili del suo guardaroba. I colori che meglio si abbinano nella moda cuozza sono il rosa (ros), fucsia (fuksa), dorato (torato), argentato (agcentato), ecc. questi colori poi devono essere abbinati in modo minuzioso con tutto il vestiario e gli accessori (telefonino, bracciali, collane, orecchini di brillanti) di cui la persone dispone. Oltre ad abbinare i colori, il cuozzo la mattina si impegna soprattutto ad abbinare marche differenti, le griffe più gettonate sono D&G (TienC), Sweetyears (Scvuittias), Baci&Abbracci (baceabbracc), Frutta (frùtt). La maggior parte del tempo il cuozzo lo investe nell'acconciatura dei propri capelli ('o capell), guai se non riesce a sistemarli!. Prima di uscire, l'ultimo atto della preparazione mattutina è la scelta delle scarpe (a scap) che giustamente vanno abbinate in conseguenza del look scelto (il cuozzo spesso abbina il resto del vestiario in base alle scarpe, quindi non è detto che la scelta delle scarpe dipenda solo dal look prestabilito). In generale la filosofia del cuozzo è quella di essere fashion, sempre e ovunque, anche quando non ce ne sarebbe bisogno, perchè quando meno te l'aspetti potrebbe capitare una posteggia, e quindi non può trovarsi impreparato, ricordate, la posteggia è sempre l'obiettivo principale!
USI E COSTUMI
LA SCARPA La scarpa (notare l'uso del termine al singolare) è una parte molto importante dell'abbigliamento del cuozzo, la più gettonata tra le tante è la mitica SILVER (sivvér) nelle sue varianti dorata, argento, e nera, questa scarpa è entrata nel mercato a inizio secolo per poi non passare mai di moda soprattutto per il suo prezzo elevatissimo che per il cuozzo è sinonimo di qualità.
Un'altra gettonatissima scarpa che ha fatto impazzire migliaia di cuozzi è la TIMBERLAND (timmellan) con la sua mitica etichetta che non va mai staccata, questo modello è uscito molti anni fa però è diventato moda solo pochi anni fa dopo che un cantante neomelodico la indossò.
Per il cuozzo più sofisticato abbiamo invece la RICHMOND (riccmont) che tra loro è sinonimo di eleganza, questo modello di scarpa diffuso grazie ai chiattilli (che sono una variante del cuozzo) è diventata la scarpa faschion per eccellenza.